Italian, 14.apr.25

14 Aprile 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi

Dio non è un congegno o una comodità materiale come il condizionatore d’aria: Egli è il Motivatore (Antaryamin), la Realtà interiore, la Base invisibile su cui tutto questo mondo visibile è costruito. Dio è paragonabile al principio del fuoco che, latente nel legno, può essere reso manifesto quando un ramo viene strofinato vigorosamente contro un altro: il calore prodotto consuma il legno nel fuoco. La compagnia dei buoni e dei santi (satsang) vi fa incontrare altre anime simili e crea il contatto che manifesta il fuoco interiore. Satsang significa “incontrare il Sat”, il Sat di cui si parla esaltando Dio come Sat-Chit-Ananda. Sat è il Principio dell’Esistenza, l’Essere che è la Verità fondamentale dell’Universo. Allineatevi con la Verità che è il Sat in voi, la Realtà Assoluta (Satya) su cui l’illusorio (mitya) è imposto dalle menti che non vedono la luce. Dimorando in quel Sat, la fiamma si accende, la luce si manifesta, l’oscurità fugge e il Sole della Realizzazione (Jnana-bhaskara) sorge.

Discorso Divino del 10 maggio 1969

Dobbiamo acquisire la compagnia dei pensieri divini e così di Dio stesso.

Con Amore,
Baba

Italian, 13.apr.25

13 Aprile 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
Quando al di sotto c’è una roccia dura, bisogna scavare più a fondo per attingere l’acqua pura e perenne dal sottosuolo. Più morbido è il terreno, più rapido è il successo quindi rendete il vostro cuore morbido e il successo nella sadhana sarà rapido. Parlare dolcemente, parlare sommessamente, parlare soltanto di Dio: questo è il processo di ammorbidimento del sottosuolo. Sviluppate la compassione e l’empatia, impegnatevi nel servizio, comprendete la sofferenza di chi è nella povertà, nella malattia, nell’angoscia e nella disperazione; condividete sia le lacrime che le gioie. Questo è il modo di ammorbidire il cuore e aiutare la sadhana ad avere successo. Stare in compagnia delle persone sagge (satsang) è come bere l’acqua pura e cristallina; stare invece in compagnia dei viziosi, degli empi, degli impuri (dussang) è come bere l’acqua salata dal mare: nessuna quantità di zucchero può renderla bevibile. Essa aumenta la sete.



Discorso Divino del 10 maggio 1969

Se c’è qualcosa di più dolce di tutte le cose dolci, più propizio di tutte le cose propizie, più santo di tutti gli oggetti sacri, in verità, è il nome del Signore, o il Signore stesso.

Con Amore,
Baba

Italian, 12.apr.25

12 Aprile 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
Con la determinazione, l’essere umano può toccare il cielo e conquistare il mondo ma oggi egli sta perdendo questa forza. Qual è il motivo? Egli sta perdendo la padronanza dei sensi. Quanto più si è sensuali, tanto minore è la durata della vita. Oggi, l’individuo sta perdendo la forza fisica e, di conseguenza, sta distruggendo completamente la sua forza interiore. Per rimanere immortali e conservare la giovinezza, bisogna sviluppare il potere dei sensi con il controllo. Nessun attaccamento al corpo dovrebbe manifestarsi; quale sarà la condizione dell’essere umano se egli perde il controllo sui sensi e, inoltre, sviluppa l’attaccamento al corpo? Questi due elementi possono essere paragonati a due buchi in un vaso da riempire d’acqua: quel vaso viene riempito e svuotato contemporaneamente. Allo stesso modo, il vaso del cuore è pieno della grazia di Dio che è come il nettare; il cuore va coltivato ma la mancanza di tolleranza e di compassione lo ha bucato per cui la durata di vita è diminuita. Quali buone azioni si possono compiere in questo arco di vita limitato? Come si può lavorare per il benessere della società? La forza donata da Dio deve essere utilizzata in modo appropriato con la buona compagnia (satsangam), la condotta buona (satpravartana) e il servizio (Seva); soltanto così la forza potrà migliorare.



Discorso Divino del 2 ottobre 2000

Il potere e la forza che si riscontrano nella natura sono latenti anche in ogni essere umano; ciò che non si trova in un essere umano non si può trovare in nessun altro luogo dell’Universo.

Italian, 11.apr.25

11 Aprile 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
Il corpo è il tempio di Dio; Egli risiede nel cuore. L’intelletto (buddhi) è la lanterna accesa su quell’altare ma ogni folata di vento che entra dalle finestre dei sensi influisce sulla fiamma e ne smorza la luce minacciando persino di spengerla; non tenete quindi le finestre aperte, chiudetele per non sentirvi attratti dagli oggetti. Mantenete l’intelletto affilato in modo che possa tagliare la mente come un diamante e trasformare quel sassolino spento in uno splendore di luce. La discriminazione (nityanitya vastu viveka o la distinzione tra eterno e temporaneo) è uno strumento importante di progresso spirituale. La facoltà di ragionamento deve essere impiegata per distinguere il limitato dall’illimitato e il temporaneo dall’eterno; questo è il suo uso legittimo. Shankaracharya chiamò la sua opera sui principi dell’Advaita “Viveka Chudamani” poiché volle sottolineare quanto la discriminazione (viveka) sia utile per la comprensione dell’evanescenza della vita e dell’Unità dell’Universo.



Discorso Divino del 2 ottobre 1965

L’ignoranza (avidya) può essere distrutta coltivando una discriminazione incrollabile.

Con Amore,
Baba

Italian, 10.apr.25

10 Aprile 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
Coltivate l’amore puro attraverso questi due metodi: Considerate sempre le colpe degli altri insignificanti e trascurabili per quanto grandi siano, considerate sempre grandi le vostre, per quanto insignificanti e trascurabili siano, e siatene tristi e pentiti. In questo modo eviterete di generare delle colpe e dei difetti più grandi e acquisirete le doti della fratellanza e della tolleranza.

Qualsiasi cosa facciate, da soli o con gli altri, agite ricordando che Dio è onnipresente, vede, ascolta e conosce tutto; qualsiasi cosa diciate, ricordate che Egli ascolta ogni parola, discriminate tra il vero e il falso e dite soltanto la verità. Qualsiasi cosa facciate, scegliete tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato e fate solamente il giusto. Sforzatevi di essere in ogni momento consapevoli dell’onnipotenza di Dio.

Il corpo è il tempio dell’individuo (jiva) quindi tutto ciò che accade in esso riguarda l’individuo; nello stesso modo, il mondo è il corpo del Signore e tutto ciò che vi accade, buono o cattivo, è affar Suo.



Prema Vahini cap. 19

Quando evidenziate un difetto negli altri, dovete essere in grado di esaminare tre volte se c’è un difetto in voi.

Con Amore,
Baba

Italian, 09.apr.25

9 Aprile 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
Nell’Era di Kali, l’essere umano ha acquisito fama, ricchezza e comodità grandi ma gli mancano la pace e il senso di sicurezza. La ragione di questa sofferenza è la mancanza di pazienza e comprensione tra i membri della famiglia che convivono. Perché all’uomo mancano questi due attributi? L’aumento dell’egoismo e dell’uso dell’intelligenza a scopo personale ha portato a questo declino. Questi due valori non si vedono oggi in nessuna famiglia quindi le famiglie rimangono immerse nelle preoccupazioni dall’alba al tramonto. Tra i figli di una famiglia non c’è unità o coordinamento quindi ognuno va per la sua strada e, pur essendo nato essere umano, conduce una vita peggiore di quella degli animali; in effetti, gli animali sono migliori poiché hanno una ragione e una stagione. L’individuo è diventato egoista e non pensa più a contribuire alla felicità degli altri; la pazienza e la comprensione sono forze vitali per tutti, la persona che ne manca può essere considerata priva di vita. Che cosa si raggiunge ottenendo molti titoli di studio e accumulando delle ricchezze? Ciò che ogni membro di una famiglia dovrebbe aspirare a raggiungere sono le due virtù della pazienza e della comprensione.



Discorso Divino del 2 ottobre 2000

Lasciate che l’amore troneggi nel vostro cuore: allora ci saranno il sole, la brezza fresca e le acque gorgoglianti della soddisfazione che alimenteranno le radici della fede.

Con Amore,
Baba

Italian, 08.apr.25

8 Aprile 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
Alcune persone possono avere dei dubbi a proposito del pregare: “A cosa serve la preghiera? Il Signore soddisfa tutto ciò che chiediamo nelle nostre preghiere? Egli ci dà soltanto ciò di cui abbiamo bisogno o che meritiamo, non è vero? Al Signore piacerà darci tutto ciò che chiediamo nelle preghiere?” Naturalmente, tutti questi dubbi possono essere risolti. Se il devoto ha dedicato tutto, cioè il corpo, la mente e l’esistenza, al Signore, Egli si prenderà cura di tutto rimanendo sempre col devoto. In queste condizioni, non c’è bisogno di pregare. Vi siete dedicati al Signore e gli avete consegnato tutto? No. Quando si verificano le perdite e le calamità o i piani vanno a monte, alcuni devoti incolpano il Signore; altri, invece, lo pregano di salvarli. Se voi evitate entrambe le cose e non vi affidate agli altri riponendo una fede totale nel Signore in ogni momento, perché dovrebbe Egli negarvi la Grazia? Perché dovrebbe rinunciare ad aiutarvi?



Prasanthi Vahini cap. 7

Perché dovremmo desiderare la vita mondana e pregare per le cose mondane, se Dio ci dà la forza, la devozione e la liberazione?

Con Amore,
Baba

Italian, 07.apr.25

7 Aprile 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
Il Ramayana è un manuale che tratta delle relazioni ideali tra le madri e i figli, tra il marito e la moglie, tra i fratelli, tra il sovrano e il popolo, tra il padrone e i servitori e molte altre. Rama ebbe compassione dell’aquila morente Jatayu, che aveva combattuto con Ravana quando questi stava portando Sita a Lanka, e diede rifugio a Vibhishana anche contro i timori espressi da Lakshmana; questi sono esempi della benevolenza e della magnanimità supreme di Rama verso chiunque lo venerasse o cercasse la sua protezione. Egli dichiarò a Lakshmana: “Chiunque venga da Me con spirito di abbandono, chiunque egli sia, è mio e io sono suo quindi gli do asilo. Questo è il mio voto”. Rama era un uomo votato a una sola parola, a una sola moglie e a una sola freccia. I devoti dovrebbero installare Rama nei loro cuori e celebrare il Rama-navami per raggiungere la beatitudine atmica. Seguendo l’epopea del Ramayana, essi dovrebbero raggiungere lo stato di unità con lo Spirito Universale (Atma-rama). In questo stato, non c’è alcun senso dell’ego (ahamkaram).



Discorso Divino del 7 aprile 1987

Il giorno in cui incidiamo nei nostri cuori il sentiero tracciato da Rama è il compleanno vero di Rama.

Con Amore,
Baba

Italian, 06.apr.25

6 Aprile 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
Qualunque cosa facciano e qualunque compagnia scelgano, i grandi sono sempre sul sentiero della rettitudine, sul sentiero divino, e le loro azioni promuovono il benessere del mondo intero. Perciò, quando si recita o si legge il Ramayana o altre narrazioni divine, l’attenzione deve essere rivolta alla maestà e al mistero di Dio, alla verità e alla franchezza che vi sono insite e alla pratica di questi aspetti nella vita quotidiana. Non si deve dare importanza a questioni estranee, il modo in cui si compie il proprio dovere è la lezione principale da imparare. Dio, quando appare con una forma per sostenere il dharma, si comporta in modo umano. Deve farlo! Così, Egli propone la vita ideale alle persone e conferisce loro l’esperienza della gioia e della pace. I suoi movimenti e le sue attività ludiche (lilas) potrebbero apparire ordinari e banali ma ognuno di essi è un’espressione di bellezza, di verità, di bontà, di gioia ed esaltazione. Ognuno di essi incanta il mondo con il suo fascino e purifica il cuore che lo contempla, ognuno di essi supera e travolge tutte le agitazioni della mente, squarcia il velo dell’illusione (maya) e riempie la coscienza di dolcezza.



Rama Katha Rasavahini, vol. 1 cap.1

Il Principio Divino di Rama non è qualcosa da ricordare una volta all’anno, va ricordato in ogni momento della vita.

Con Amore,
Baba

Italian, 05.apr.25

5 Aprile 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
Spesso si dice che Rama seguì la rettitudine (il dharma) in ogni momento. Questo non è il modo corretto di descriverlo. Egli non seguì il dharma: Egli era il dharma. Ciò che pensava, diceva e faceva era dharma, sarà tale per sempre. La recita dei versi del Ramayana o l’ascolto della loro esposizione deve trasformare la persona in un’incarnazione del dharma, ogni sua parola, pensiero e azione deve esprimere questo ideale. La fede costante (shraddha) in Rama, nel Ramayana e in sé stessi è essenziale per il successo. E qual è il fine? Diventare buoni e aiutare gli altri a sviluppare la loro bontà, essere totalmente umani con ogni valore umano espresso al massimo e promuovere questi tratti nella società per aiutare anche gli altri; purificare il corpo attraverso l’attività sacra, purificare la parola aderendo alla verità, all’amore e alla simpatia. Inoltre, purificare la mente non cedendo al clamore dei sensi e ai desideri che essi generano.



Discorso Divino, 18 aprile 1986

Meditate sulla forma di Rama (Rama-svarupa) e sulla vera natura di Rama (Rama-svabhava), quando recitate o scrivete il nome di Rama (Rama-nama).

Con Amore,
Baba

Italian, 04.apr.25

4 Aprile 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
Non c’è alcun oggetto che non abbia un difetto o non subisca un deterioramento, non c’è una gioia che non sia mescolata al dolore né c’è un’azione che non sia contaminata dall’egoismo quindi state attenti e sviluppate il distacco che vi salverà dal dolore. Il Ramayana infonde questo distacco, questa rinuncia (tyaga) saggia, valida e preziosa; Rama si recò volentieri nella foresta come esule nel momento in cui seppe che suo padre desiderava che lo facesse e notate che, proprio in quel momento, egli sarebbe stato incoronato imperatore dalla stessa persona che gli ordinava di andare in esilio. Mentre nel Ramayana le persone che hanno poteri pieni e diritti rinunciano alle posizioni di autorità, oggi vediamo molte persone che non hanno alcun potere o diritto chiedere a gran voce di comandare. Il dovere è Dio: questa è la lezione del Ramayana. Oggi, la parola “dovere” è usata per indicare i modi con cui si esercita l’autorità. No! Il dovere è la responsabilità che avete di rispettare, riverire e servire gli altri al meglio delle vostre capacità. Voi affermate di avere la libertà di camminare agitando il vostro bastone da passeggio intorno a voi ma la persona che viene dietro ha la stessa libertà vostra di usare la strada. Esercitare la propria libertà in modo da non limitare o danneggiare la libertà degli altri: questo è il dovere che diventa adorazione.



Discorso Divino del 20 aprile 1975

Se seguite la disciplina spirituale regolando la vita e adempiendo ai doveri quotidiani, siete destinati a ricevere la grazia di Dio.

Con Amore,
Baba

Italian, 02.apr.25

2 Aprile 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
L’occhio cerca sempre ciò che è ignobile e volgare; nonostante il pericolo per il corpo e per la vita, l’automobilista fisserà i manifesti osceni che pubblicizzano un film. L’occhio deve essere tenuto a freno per evitare che rovini la mente e il corpo. L’orecchio ha voglia di scandali e di cose salaci, non vi spinge ad ascoltare i discorsi che possono aiutare davvero il vostro sviluppo spirituale; anche se avete la possibilità di seguirne qualcuno, l’orecchio vi dissuade facendovi venire il mal di testa. Le due orecchie raggiungono invece la concentrazione massima quando qualcuno insulta un altro. La lingua è doppiamente pericolosa se non viene tenuta a freno poiché parla di scandali e crea il desiderio di gustare. Condurre la lingua sul sentiero della recitazione del Nome e della meditazione spirituale (japa e dhyana) è quasi impossibile per quanto dolce sia il Nome del Signore. Quando l’occhio, l’orecchio e la lingua sono sotto controllo e possono essere usati per migliorare sé stessi, anche la mente e la mano possono essere padroneggiate facilmente. Quindi, quando l’essere umano giunge alla realizzazione, non c’è bisogno di chiedere dove Dio risieda: Egli dimora nel cuore puro dell’individuo sfolgorando di Saggezza, Potenza e Amore.



Discorso Divino del 20 marzo 1977

Santificate il tempo che vi viene concesso con azioni degne, sperimentate la beatitudine e condividetela.

Con Amore,
Baba

Italian, 01.apr.25

1 Aprile 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
La comprensione del fatto che il sé e il Sé supremo sono Uno deve essere l’obiettivo della vita. Perché il Sé dovrebbe assumere questa forma umana? Se l’obiettivo fosse soltanto quello di “vivere” o anche di “vivere felicemente”, il Sé avrebbe potuto assumere la forma degli uccelli o delle bestie. Il fatto che l’essere umano sia dotato di memoria, di mente, intelligenza, capacità di discriminazione per anticipare il futuro, desiderio di distaccarsi dai sensi, ecc. è un’indicazione del fatto che è destinato a qualche meta superiore. Se nonostante ciò egli desidera un raggiungimento inferiore, è un peccatore (papi); invece, la persona che persiste sul sentiero che porta all’illuminazione ignorando le tentazioni e gli ostacoli è una Gopi poiché le Gopi di Brindavan erano gli esempi più ispirati delle persone di quel tipo. La disciplina più efficace che si possa adottare per raggiungere questo obiettivo elevato è il controllo e la conquista dei cinque sensi evitando gli errori e i mali che l’occhio, l’orecchio, la lingua, la mente e la mano sono inclini a commettere.



Discorso Divino del 20 marzo 1977

Cercate rifugio nel Signore e trasformate ogni momento in una celebrazione sacra.

Con Amore,
Baba

Italian, 31.mar.25

31 Marzo 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
Per risollevare il mondo dal suo stato attuale, non c’è bisogno di un sistema sociale, di una religione o di un credo nuovi: ciò che è essenziale è una quantità di persone dotate di ideali sacri. Quando ci saranno queste anime divine, il Paese godrà dell’ordine divino ma tali persone divine possono sopravvivere soltanto in una società in cui vi sia la purezza della mente e il carattere buono. Questi due elementi possono crescere solamente sulla base della moralità ma la moralità non può fiorire se la spiritualità manca; la dimora della buona società deve quindi essere costruita sulle fondamenta della spiritualità con i pilastri della purezza del carattere e con la moralità come tetto. La reputazione e l’orgoglio di Bharat fondano sulla spiritualità fin dai tempi antichi; Bharat ha raggiunto questo nome e questa fama grazie agli uomini nobili, alle donne di grande virtù e ai bambini esemplari.



Discorso Divino del 22 luglio 1994

L’intera esistenza di Bharat si basa sulla spiritualità; se la spiritualità scomparisse, Bharat cesserebbe di esistere e, se Bharat scomparisse, anche il mondo cesserebbe di esistere.

Con Amore,
Baba

Italian, 30.mar.25

30 Marzo 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
Incarnazioni dell’Amore! Oggi è Ugadi, l’inizio dell’anno nuovo. Fin dall’antichità, le persone hanno celebrato molti Ugadi ma non hanno ancora abbandonato le tendenze malvagie. L’Ugadi vero è il giorno in cui si rinuncia ai tratti riprovevoli, si riempie il cuore d’amore e si intraprende il cammino del sacrificio. Non limitate la celebrazione di Ugadi al solo indossare gli abiti nuovi e mangiare i cibi deliziosi; oggi incignate una camicia nuova: per quanto tempo rimarrà tale? Domani sarà vecchia. Nessuno legge lo stesso giornale tutti i giorni, il giornale di oggi diventa carta straccia domani. La nostra vita è come un giornale: una volta che lo si è finito di leggere, non si ama leggerlo ancora e ancora. Vi è stata data questa nascita, che è come un giornale, e avete vissuto molte esperienze di piacere e di dolore. Basta così, non chiedete un altro giornale, cioè un’altra nascita; voi dovreste pregare: “Oh Dio, mi hai dato questo “giornale” e ho vissuto le esperienze di questa vita: non desidero un’altra nascita”.



Discorso Divino del 13 aprile 2002

La vera celebrazione di Ugadi consiste nell’abbandonare le attitudini malvagie e nel purificare il cuore.

Con Amore,
Baba

Italian, 29.mar.25

29 Marzo 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
Il compito di oggi è scoprire l’unica colonna che sostenga ogni successo spirituale; vi dirò qual è: l’Amore. Adorate e servite il Signore Onnipotente (Sarveshvara) che risiede in tutta l’umanità, raggiugetelo per mezzo dell’amore, dell’adorazione e del servizio: questa è la disciplina spirituale più elevata. Servite l’essere umano in quanto Dio, date il cibo agli affamati, il cibo che è il dono della Dea del cibo (anna-purna), datelo con amore e umiltà, datelo addolcito con il Nome del Signore. Le sfere celesti ruotano e si disintegrano, il tempo è fugace, l’età segue l’età, l’era si sussegue all’era, i corpi che sono nati crescono e finiscono ma l’impulso a santificare la vita con le opere buone e i pensieri buoni non si vede da nessuna parte, il profumo di una pratica spirituale sincera non si trova in alcun luogo. Tramite il processo di rinuncia si possono ottenere cose grandi; coltivate il distacco e il Signore si attaccherà a voi. Il passato è irrecuperabile, quei giorni sono passati ma il domani è alle porte quindi impegnatevi a santificarlo con l’amore, il servizio e la pratica spirituale (sadhana).



Discorso Divino del 29 marzo 1968

La pietra di paragone che testimonia un atto meritorio è la “rinuncia”; l’azione fatta a scopo personale, l’azione che aiuta a gonfiare l’ego è un peccato.

Con Amore,
Baba

Italian, 28.mar.25

28 Marzo 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
Da un lato, l’essere umano ha raggiunto dei progressi sorprendenti nella scienza, nella tecnologia e soprattutto nei campi dell’elettronica, della sintesi, dell’energia atomica e dell’esplorazione dello spazio; dall’altro, assistiamo alle crisi politiche ed economiche, ai conflitti tra le caste e le comunità e alle agitazioni studentesche. Oggi, i valori morali sono in declino costante; per quanto riguarda la morale, l’etica e la spiritualità, gli atteggiamenti si stanno deteriorando in modo allarmante. Persino degli studiosi ben preparati e dei personaggi pubblici eminenti sono coinvolti nella spirale di aspre controversie a causa di una mentalità ristretta, l’unità sociale viene infranta dalle differenze ideologiche e settarie tra individui ben istruiti ed eminenti intellettualmente. Gli intellettuali che promuovono la discordia sono in aumento mentre quelli che promuovono l’unità nella diversità sono pochi. Alla base di tutte queste tendenze c’è il fatto che l’umanità non è ancora uscita dallo stadio animale. Gli uomini devono rendersi conto di avere un’origine essenzialmente divina, i sé individuali provengono dall’oceano di Sat-Chit-Ananda come le onde dal mare, le persone possono sperimentare la beatitudine vera soltanto se comprendono questa verità.



Discorso Divino del 22 luglio 1994

La vita umana è viziata dall’egoismo e dalla ricerca dei piaceri effimeri; ciò che è eterno e vero viene dimenticato.

Con Amore,
Baba

Italian, 27.mar.25

27 Marzo 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
Quando vi chiedono da dove venite, voi rispondete subito “da Delhi” o “da Calcutta” o “da Thiruvananthapuram”: quelli sono i luoghi da cui i vostri corpi sono venuti qui. All’interno del corpo (deha) c’è l’Incarnato (Dehi) da cui il corpo proviene e che ne è la fonte, il sostentamento e il supporto. L’Incarnato ne è distinto. Questo è al di là della vostra conoscenza quindi indagate; scoprire il significato di questo è il compito dell’essere umano. Voi sarete liberati dall’incombenza soltanto quando avrete superato l’ignoranza enorme e avrete compreso la natura della fonte, del sostentamento e del supporto della vostra individualità apparente e di tutti i milioni di scintille differenti dell’unica Forza Divina. Non indugiate oltre, i minuti passano in fretta; siate ispirati dal desiderio di bere il nettare della manifestazione del vostro valore reale.



Discorso Divino del 12 maggio 1968

La vita che non è consapevole dell’indirizzo “da” né di quello “a” è una perdita di tempo.

Con Amore,
Baba

Italian, 26.mar.25

26 Marzo 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
Tramite il potere della parola (vak) si possono acquisire un regno o delle grandi ricchezze, si possono ottenere gli amici e le relazioni. Con la parola ci si lega e si perde la libertà; anche la morte è causata dalla parola. La parola è la forza vitale degli esseri umani, è la spina dorsale della vita, è onnipotente. Il santo Jayadeva si rivolse alla lingua così: “Oh lingua, tu sai tutto sulla dolcezza della parola, tu godi della verità e della bontà ed è per questo che canti i nomi sacri e dolci del Signore: Govinda, Damodara, Madhava. Non oltraggiare nessuno, parla sommessamente e con dolcezza”. Krishna dice nella Gita: “Il vostro dire sia veritiero, piacevole, buono e privo di risentimento”. Purtroppo, poiché questo parlare sacro e dolce è diventato raro, la società è piena di amarezza e discordia. Il permissivismo di una civiltà folle ha distrutto la disciplina e la moralità e ha trasformato la società in un inferno.



Discorso Divino del 22 luglio 1994

Una mente rivolta a una visione interiore di Dio e una parola rivolta verso una visione esteriore del Signore promuovono la forza spirituale e il successo.

Con Amore,
Baba

Italian, 25.mar.25

25 Marzo 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
In una stanza, c’è un fiore di gelsomino su un tavolo. Il fiore è una cosa materiale e piccola ma il suo profumo sottile pervade tutto l’ambiente; in modo simile, il vapore generato dall’acqua occupa uno spazio molto più grande del volume d’acqua da cui viene prodotto. La mente umana è estremamente sottile quindi è capace di un’espansione immensa; a causa dei sensi, essa prova dell’attrazione per una varietà di oggetti e persone che la riempiono e ne riducono la capacità di espansione. La mente può quindi espandersi soltanto quando l’attrazione per gli oggetti diminuisce. Oggi, l’essere umano è pieno di preoccupazioni e non ha la pace mentale poiché la mente è colma di desideri. Il mondo non può essere incolpato dello stato della mente dell’individuo né la vita familiare può essere ritenuta responsabile della sua schiavitù; voi siete legati alla natura e alla famiglia dagli attaccamenti e dai desideri. Per sottrarvi a questi attaccamenti e ridurre la vostra sottomissione al mondo esterno, dovete esercitare il controllo sugli occhi, sulle orecchie e sulla lingua.



Discorso Divino del 13 marzo 1988

L’essere umano deve espandere la propria conoscenza, le emozioni, le simpatie e l’amore: l’espansione è vita, l’espansione è amore.

Con Amore,
Baba

Italian, 24.nar.25

24 Marzo 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
L’amore è essenziale per propiziare la Divinità. Si potrebbe obiettare che i rituali eseguiti meticolosamente sono efficaci per lo stesso scopo ma proprio le Scritture affermano che i riti e l’adorazione rituale possono al massimo contribuire alla purificazione della mente e del cuore. Oppure, come la promessa recita, i riti possono far salire al Paradiso ove però si rimane soltanto finché il deposito dei meriti non si esaurisce; quando il conto è vuoto, si deve tornare sulla terra (ksine punye martya-lokam visanti). L’amore è il mezzo più diretto per raggiungere Dio; bisogna amare tutti indistintamente poiché il Signore risiede in tutti ed è l’incarnazione dell’amore. Tre ostacoli si oppongono al fluire libero dell’amore dall’essere umano a Dio; sono i nemici di vecchia data: il desiderio, la rabbia e l’avidità. Fortunatamente, gli antichi in India hanno elaborato tre testi sacri assimilabili che possono attrezzare l’uomo per affrontare e vincere questi nemici astuti: sono il Ramayana, il Mahabharata e il Bhagavata.



Discorso Divino del 26 febbraio 1987

Espandete il cuore, lasciate che il vostro amore abbracci sempre più persone: la divinità si trova in questo.

Con Amore,
Baba

Italian, 23.mar.25

23 Marzo 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
In quest’epoca di declino morale (Kaliyuga, due discipline spirituali sono importanti: namam e danam. Namam significa ‘Nome del Signore’ e deve attivare ogni pensiero, parola e azione e colmarli d’Amore. Esso può certamente condurre l’essere umano alla visione del Portatore del Nome. Il Nome, cioè il suono, è la cosa materiale, cioè l’inerte o jada, che può rivelare Quello che non è materiale; l’inerte è la porta della consapevolezza (chaitanya) che il Nome racchiude. Questo è lo scopo della disciplina spirituale: riconoscere che il Signore è sia il campo (kshetra) che il Maestro del campo (kshetrajna). Danam significa dono, cura e condivisione ed è la seconda disciplina spirituale. Il dono del cibo agli affamati dà una soddisfazione immediata e allevia i morsi della fame. L’Upanishad dice: Il cibo è divino (Annam Brahma). I doni devono essere fatti senza che l’ego di chi li fa si gonfi né che quello di chi li riceve si mortifichi; essi devono essere offerti con comprensione, umiltà e amore.



Discorso Divino del 26 febbraio 1987

Per la mia residenza e la mia felicità, Io ho bisogno soltanto dei vostri cuori, non amo altri templi o altari. Purificate il cuore con il Namasmarana: Io verrò e vi abiterò

Con Amore,
Baba

Italian, 22.mar.25

22 Marzo 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
Se l’essere umano non è stato educato a vivere una vita buona e divina, dotarlo delle abilità e insegnargli i trucchi del mestiere lo rende soltanto un pericolo per sé stesso e per gli altri. C’è una controversia infinita sul linguaggio che dovrebbe essere il mezzo di istruzione ma nessuno sembra interessato al linguaggio del cuore che usa il vocabolario dell’amore e l’espressione dell’esame di sé e del sacrificio di sé. Oggi, le scuole e i collegi sono impegnati a riempire le teste degli alunni di fatti e fantasie, non li preparano ad affrontare le evenienze della vita, a manifestare il meglio che c’è in loro e a metterlo al servizio della comunità. L’abitudine alla preghiera inculca il coraggio e la fiducia e fornisce all’alunno una fonte di energia nuova e grande. Nessuno sforzo viene fatto per introdurre l’allievo alle esperienze piacevoli della meditazione e dello Yoga o alla gioia dell’indagine sulla propria realtà.



Discorso Divino del 13 maggio 1970

La politica che non ha principi, l’educazione che non evolve il carattere, la scienza priva umanità e il commercio che manca di moralità non sono soltanto inutili, sono anche pericolosi.

Con Amore,
Baba

Italian, 21.mar.25

21 Marzo 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
Le persone si lamentano del dolore, della tristezza e dell’angoscia; che cos’è esattamente il dolore? È una reazione alla perdita di qualcosa di guadagnato o al mancato ottenimento di qualcosa di desiderato quindi l’unico modo per sfuggire al dolore, alla tristezza, ecc. è vincere il desiderio per tutto ciò che è illusorio. Vedere il mondo come Dio (Brahma-mayam): questo modo di interpretare le forme farà svanire il desiderio. Quando il desiderio è limitato a Dio e si concentra su di Lui, il successo è assicurato e ogni passo contribuisce alla beatitudine. Le Gopi di Brindavan lo sapevano e desideravano il Signore escludendo tutto il resto, l’Amore puro e incontaminato si esprimeva come azione disinteressata. Esse erano delle contadine semplici prive di qualunque conoscenza dei testi scritturali e degli esercizi spirituali ma fede incrollabile in Krishna le dotò di tutta l’ispirazione e l’istruzione di cui avevano bisogno. Krishna disse ad Arjuna: “ Chi ha la fede ottiene la conoscenza (shradhavan labhate jnanam)”.



Discorso Divino del 26 febbraio 1987

Dio è nascosto e ostacolato dalle nubi dell’egoismo umano; liberarsi dell’egoismo è la sadhana da praticare.

Con Amore,
Baba

Italian, 20.mar.25

20 Marzo 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
L’ananda, o beatitudine, che proviamo quando la fame viene placata da un pasto, è di breve durata; la fame ci tormenta di nuovo dopo poco tempo. Il cibo consumato in grandi quantità provoca la nausea per quanto dolce e gustoso possa essere. Si dice che l’uccello mitologico Chakora si nutra soltanto del chiaro di luna ma possiamo stare certi che un eccesso di questo cibo gli sarebbe sgradito; anche il nettare ci stucca se continuiamo a mangiarlo all’infinito. Invece, la Beatitudine divina suprema (Brahmananda) è diversa, è innata nell’essere umano, è la sua stessa fonte e il suo sostentamento. Lo scopo dell’impegno umano è quello di portarla a manifestazione tramite gli stadi successivi del progresso spirituale. Un pesce posto in una ciotola artistica d’oro tempestata di gemme è infelice, non ha la beatitudine poiché non ha l’acqua che è la sua casa, la sua origine e il suo sostentamento; anche l’essere umano, per quanto lontano possa vagabondare, deve tornare alla sua casa originaria.



Discorso Divino del 23 novembre 1983

Più si controllano i desideri, più si è beati

Con Amore,
Baba

Italian, 18.mar.25

19 Marzo 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
Il Signore ha detto più volte che Egli sparge la sua grazia sulla purezza interiore, non sullo sfarzo. Krishna si installa nel cuore dell’essere umano che ha acquisito una mentalità equanime, la Sua voce diventa la coscienza che guida ogni passo. Tramite l’unione (yoga), si deve acquisire la forza d’animo; tramite la ripetizione dei mantra (japa), si deve guadagnare il controllo dei sensi e, per mezzo della disciplina spirituale (sadhana), si deve riempire la mente di pace. Eppure, gli effetti di questi processi non si notano anche se essi vengono applicati: le persone si chiudono nelle stanze dei loro santuari e praticano il culto, offrono i fiori e la frutta e poi escono da lì soltanto per gridare, imprecare, spaventare e litigare con tutti e tutte. La Gita dice che l’essere umano deve essere uno yogi sempre, in ogni circostanza (satatam yoginah), il che significa che deve essere sempre in beatitudine. La fede in Dio può garantire l’equanimità e l’equilibrio. La conoscenza deve trasformarsi in abilità e questa deve essere diretta e regolata dall’equilibrio altrimenti l’abilità (skill) degenera in uccisione (kill).



Discorso Divino del 7 settembre 1985

Le buone qualità non devono dipendere dal tempo né dal luogo, devono manifestarsi costantemente e per tutta la vita.

Con Amore,
Baba

Italian, 18.mar.25

18 Marzo 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
Il Bhagavata racconta che Prahladha era radicato nella fede nel Signore Narayana e nella Sua Realtà Universale e Assoluta; invece suo padre Hiranyakashipu era attratto dalle forme esteriori e dai nomi restrittivi. Prahladha era immerso nella beatitudine (ananda) ovunque si trovasse e in qualunque circostanza, Hiranyakashipu era sempre preoccupato, ansioso e preso dalla molteplicità dei nomi e delle forme. Coloro che sono in beatitudine come Prahladha hanno un’aura intorno e una luminosità sui volti; nell’osservarli, la gente può provare la gioia e desiderare di vivere quell’esperienza sempre di nuovo. I volti delle persone preoccupate e ansiose contagiano gli altri con dei sentimenti simili; inoltre, la gioia dona un grande potere mentre l’ansia ci priva della forza che abbiamo. La gioia vera non può essere ottenuta con uno sforzo né prodotta artificialmente o mantenuta con la volontà; per ottenere la beatitudine non c’è alcun corso di impegno spirituale (Sadhana). Infatti, l’essere umano è l’incarnazione stessa della beatitudine ma, poiché non è riuscito a trovare la sua verità, cerca di trarla dall’esterno, dagli oggetti che lo circondano. Per coloro che hanno capito di essere l’Eterno, il Vero e il Puro Atma, la beatitudine è sempre accessibile.



Discorso Divino del 23 novembre 1983

Se non attingete alle sorgenti della beatitudine non potete avere la pace né la soddisfazione duratura per quanta ricchezza o forza possiate acquisire.

Con Amore,
Baba

Italian, 17.mar.25

17 Marzo 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
Il Mahabharata offre quattro esempi di uomini cattivi chiamati Dushta Chatushtaya. Il primo è Shakuni (zio materno di Duryodhana) che era sempre pieno di pensieri cattivi (dhuralochana), era estraneo totalmente alle idee buone e tramava continuamente qualcosa di negativo per qualcuno. Duryodhana era comunque impegnato nelle azioni cattive (dhuscharya) e aveva Shakuni come consigliere; i due erano compagni nel male. Poi arrivò Dusshasana (fratello di Duryodhana) che, insieme a Shakuni e Duryodhana, divenne famoso per la sua condotta malvagia (Dush-pravartana). Si dice che “anche le stelle caddero durante il giorno” quando questi tre uomini dalla mente malvagia si riunirono. Il cosmo intero si ribella agli esseri umani dalla mente malvagia. Karna si unì a questo trio per un senso di attaccamento negativo (durabhimanam); la gratitudine è senza dubbio una qualità buona ma Karna sviluppò un attaccamento sbagliato nei confronti di Duryodhana poiché questi lo aveva soccorso in un’occasione critica. Egli era una persona di buon carattere e di animo nobile ma divenne cattivo poiché si accompagnò a degli uomini di mentalità malvagia per cui, nonostante il suo valore, la prestanza fisica e le capacità intellettuali si allontanò da Dio e andò incontro al disastro. I pensieri malvagi, le azioni malvagie, la condotta malvagia e l’attaccamento ai malvagi sono i le quattro entità malvagie (Dushta Chatushtaya).



Discorso Divino del 4 marzo 1993

La mente immerge l’essere umano nell’oscurità impenetrabile tramite i pensieri cattivi ma la stessa mente può elevarlo ad altezze sublimi con i pensieri buoni.

Con Amore,
Baba

Italian, 16.mar.25

16 Marzo 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
(Parte conclusiva dei due Pensieri precedenti)

(5) Il campo dell’attività, con i suoi alti e bassi, deve essere santificato divinizzando lo scopo. Quando il lavoro viene sublimato nel culto, le sconfitte e le delusioni non avviliscono quindi il successo non promuove l’orgoglio ma porta all’umiltà e alla gratitudine verso la Grazia. Il lavoro svolto come dovere, come dovere verso la società, porta con sé la ricompensa della gioia poiché abbiamo utilizzato la conoscenza e l’abilità, che Dio ci ha dato attraverso la società, per servire la società stessa. L’equanimità che può addolcire e alleggerire la vita è esemplificata al meglio da Radha e dalla sua devozione a Krishna: è la consapevolezza dell’unità del fiume col mare, del sé individuale con l’Onnipotente e dell’Atma con il Paramatma. Raggiungere la Fonte è destino, desiderare di fluire costantemente e direttamente verso di essa è devozione. Il dolore della separazione, l’agonia derivante dall’abbandono, il desiderio di superare gli ostacoli, la gioia della contemplazione, l’estasi dell’annullamento di sé: tutto questo si aggiunge all’identificazione suprema di Radha con il suo Signore Sri Krishna.



Discorso Divino del 7 sett. 1985

È necessario riconoscere questa verità: la felicità è contenuta nel dolore e il dolore è contenuto nella felicità. Quando la riconosceremo, potremo avere lo stesso atteggiamento nei confronti di entrambi.

Con Amore,
Baba

Italian, 15.mar.25

15 Marzo 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
(Seguito del Pensiero precedente)

(3) Il campo della conoscenza con i suoi alti e bassi. Finché non si raggiunge la vetta della conoscenza da cui si sperimenta l’Uno che è diventato questa illusione immensa, molte tentazioni e ostacoli portano il ricercatore fuori strada. Lo studente è portato a rinunciare del tutto alla scalata quando si sente esausto o ritiene di aver raggiunto la vetta. La Gita definisce ‘Pandit’, o uomo colto come un samadarshi, colui che ha acquisito la consapevolezza dell’Uno unico presente in tutti gli esseri. Lo jnani ha ottenuto l’equanimità quando è convinto che l’Uno sia la Verità di tutti e quando i suoi pensieri, le parole e le azioni sono guidati da questa convinzione. (4) Il campo della devozione con i suoi alti e bassi. Anche qui ci sono molti fanatismi, pregiudizi e persecuzioni che nascono dall’ignoranza dell’Uno, dell’unicità del Dio che tutti adorano attraverso riti, rituali, modi e metodi diversi. C’è un Dio solo; Egli è onnipresente.



Discorso Divino del 7 settembre 1985

L’equanimità nella devozione (bhakti samatva) consiste nel comprendere questa verità: Isvara pervade l’universo intero, è tutto e il rifugio di tutti.

Con Amore,
Baba

Italian, 14.mar.25

14 Marzo 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
Yoga vuol dire unione, l’unione del sé con la sua Fonte. La Gita dice: “Lo yoga è l’equanimità” (samatvam yogam uchyate). Possiamo distinguere cinque campi in cui l’equanimità va raggiunta: (1) Il campo degli alti e bassi naturali (prakritika): bisogna accogliere sia l’estate che l’inverno poiché sono entrambi essenziali per il processo della vita; l’alternanza delle stagioni ci tempra e ci addolcisce. La nascita e la morte sono entrambi eventi naturali, non possiamo scoprirne la ragione: accadono. Noi cerchiamo di incolpare qualche persona o qualche incidente per le ferite o le perdite che subiamo ma la ragione vera sono le azioni fatte nel passato (karma). Quando si conosce il contesto dell’evento, l’impatto può essere attenuato o addirittura annullato. (2) Il campo degli alti e bassi sociali: bisogna accogliere con spirito equanime la fama e il biasimo, il rispetto e il ridicolo, il profitto e la perdita e altre risposte e reazioni di questo tipo da parte della società in cui si cresce e si lotta. La fortuna è una sfida all’equanimità tanto quanto la sfortuna.



Discorso Divino del 7 settembre 1985

L’equilibrio, cioè l’equanimità nella lode e nella censura, è molto importante; per saperlo mantenere è necessaria l’abilità, per avere l’abilità è necessaria la conoscenza.

Con Amore,
Baba

Italian, 13.mar.25

13 Marzo 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
Coloro che non credono nella legge del karma (karma siddhanta) dicono oggi che il genere umano è un’unità ma non spiegano le differenze grandi e innumerevoli che ci sono tra gli uomini, le differenze di capacità, di condizioni, di atteggiamenti e impulsi: uno è malato continuamente, un altro è sano e vegeto, uno è sempre allegro, un altro è sempre infelice. Le persone non comprendono che queste differenze sono il risultato delle azioni (karma) passate. Il karma è la causa di tutto ciò che accade; i frutti delle proprie azioni possono non essere evidenti immediatamente ma prima o poi si manifesteranno. “Farò questo, farò quello; vano è questo vanto, oh essere umano: tu raccoglierai ciò che semini, il frutto sarà simile al seme (poesia telugu)” quindi, i risultati desiderabili si possono ottenere soltanto compiendo delle buone azioni. È a questo scopo che i Veda hanno stabilito nel Karma Kanda¹ le buone azioni con cui si possono ottenere i risultati benefici.

.

1- Sezione dei Veda che pone l’accento sulle azioni compiute.



Discorso Divino del 17 marzo 1983

Non comprendendo la natura del karma e non cercando il sentiero della rettitudine/dovere (dharma), le persone si allontanano dall’Essere Supremo (Brahman).

Con Amore,
Baba

Italian, 12.mar.25

12 Marzo 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
Nel mondo esistono vari campi la cui conoscenza è disponibile; abbiamo conoscenza della musica, della letteratura, dell’arte, della scultura, dell’economia, della politica e così via. Tutte queste sono soltanto componenti della conoscenza terrena, quella relativa al mondo fenomenico; esse possono contribuire ad aumentare le comodità ma non al raggiungimento della liberazione (mukti). Il controllo delle condizioni materiali, per quanto se ne possa acquisire, non serve a ottenere la pace della mente o la beatitudine dell’anima. In un certo senso, maggiore è la conoscenza del mondo, minore è la probabilità di avere la pace mentale. La conoscenza del mondo è necessaria, non c’è dubbio, ma essa non è il tutto né per tutto; molti grandi re del passato, che avevano governato imperi estesi e goduto di ogni tipo di piacere, nella parte finale della vita scelsero di rinunciare a tutto per raggiungere la pace spirituale. – “Tutto ciò che è percepibile è deperibile”: per perseguire i piaceri miseri e fugaci, noi gettiamo via gli elementi permanenti, immutabili e reali della vita.



Discorso Divino del 17 marzo 1983

Riconoscere che ‘educazione vera’ significa ‘sviluppo del carattere’ è molto necessario.

Con Amore,
Baba

Italian, 10.mar.25

11 Marzo 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
Se usiamo delle parole eccitanti mentre mangiamo, le idee agitate legate a quelle parole germoglieranno in noi. Noi dobbiamo imparare che quando facciamo il bagno, quando ci sediamo per la meditazione o quando mangiamo, non dobbiamo pensare ad altre attività né ad altri argomenti. Anche parlare troppo mentre si mangia ci danneggia. Quando ci si mette a mangiare, non si deve dare spazio ad alcun tipo di conversazione, si deve pronunciare la preghiera del cibo (Brahmarpanam) con il cuore felice e con una parola sacra e poi prendere il cibo. In questo modo, tutto ciò che viene offerto a Brahman diventa cibo benedetto (prasad) che ci arriva in dono da Brahman. Il significato del verso “aham vaishvanaro…” è che Dio stesso, che è in voi in forma umana, sta prendendo il cibo e questo trasforma il nostro cibo in cibo per Dio. Mentre mangiamo, non dobbiamo eccitarci né lasciarci prendere dalla passione, dobbiamo nutrirci in tranquillità. Anche se non possiamo ripetere il Nome di Dio, fare delle austerità o dei sacrifici rituali (japa, tapa o yaga), se ci impegniamo a mangiare così, avremo delle idee buone.



Summer Showers del 1977, cap. 18

Tutta l’agitazione e la mancanza di pace nel mondo possono essere ricondotte alle nostre abitudini alimentari.

Con Amore,
Baba

Italian, 10.mar.25

10 Marzo 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
La mente si muove spontaneamente soltanto verso la giustizia e la purezza ma i sensi e il mondo esterno la trascinano verso la disonestà e l’immoralità. Il panno bianco si sporca ma riacquista il candore se la sporcizia viene rimossa. Annotate tutte le cose per cui avete pianto finora: scoprirete che avete desiderato solamente delle cose misere, delle distinzioni momentanee e una fama effimera. Voi dovreste piangere soltanto per Dio, per la vostra purificazione e per il raggiungimento; dovreste piangere lamentandovi dei sei cobra che si sono rifugiati nella vostra mente intossicandola con il veleno costituito dalla lussuria, dalla rabbia, dall’avidità, dall’attaccamento, dall’orgoglio e della malizia. Placate quei sei serpenti come fa l’incantatore col flauto ondeggiante; il Nome di Dio cantato a voce alta è la musica che può domarli. Poi, quando sono troppo inebriati per muoversi e fare del male, prendeteli per il collo e privateli delle zanne come fa l’incantatore: saranno dei giocattoli e potrete gestirli a piacimento. Una volta che li avrete domati, otterrete l’equanimità; l’onore, il disonore, il profitto, la perdita, la gioia e il dolore non vi influenzeranno più.



Discorso Divino del 26 marzo 1968

Dovete essere risoluti nel tentare di raggiungere ciò che vi prefiggete; questo soltanto fa in modo che la devozione e la disciplina diano dei frutti.

Con Amore,
Baba

Italian, 09.mar.25

9 Marzo 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
L’aspirante non deve esultare quando gli arriva la felicità né scoraggiarsi quando la tristezza diventa la sua sorte. “La Tua volontà, non la mia” è l’affermazione da fare costantemente a sé stessi. Pochi sono coloro che cercano di svelare l’intenzione di Dio, di percorrere il sentiero che porta a Lui e di seguire gli ideali che Egli stabilisce; i più seguono i loro istinti e giudizi e ottengono l’angoscia e la disperazione senza rendersi conto del sacrilegio che commettono. Essi proclamano che Dio è il motivatore interiore e che è presente ovunque ma si comportano come se Egli non fosse nei luoghi in cui non vogliono che sia; inoltre, sprecano del tempo prezioso in discussioni e polemiche inutili su di Lui. Si può esplorare la verità di Dio e addentrarsi nel suo mistero soltanto nella misura in cui le proprie capacità morali, intellettuali e mentali lo consentono; si può raccogliere dall’oceano soltanto l’acqua che la propria imbarcazione può contenere. Dio è vasto incommensurabilmente, è al di là della portata dell’immaginazione più audace; gli alunni che sono a un determinato livello scolastico devono studiare soltanto i testi prescritti per quel livello di comprensione.



Discorso Divino del 29 febbraio 1984

Dio può essere conosciuto soltanto se l’intelletto è stato ripulito da ogni traccia di attaccamento, di odio, di egoismo e di possessività.

Con Amore,
Baba

Italian, 08.mar.25

8 Marzo 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi

Non permettete alla mente di soffermarsi sui difetti e sui vizi degli altri: ne sarà contaminata. Fissatela invece sulla loro correttezza e sulle loro virtù: ne uscirà santificata. So che nei momenti di frenesia emotiva mettete da parte la vostra natura vera e maltrattate gli altri, desiderate che si facciano del male o esultate per la loro sofferenza. Questi pensieri malvagi si impiantano nella mente e crescono a dismisura portando l’angoscia e il disonore nella vita. Perché occuparsi degli altri? Parlate con loro se vi piacciono e ignorateli se non vi piacciono: perché cercarne i difetti e parlarne male? Fare così significa invitare la rovina spirituale. Chi si comporta in questo modo perde tutti i vantaggi che spera di ottenere con la ripetizione del Nome del Signore, con l’adorazione rituale, la meditazione e la visione del Divino (japa, puja, dhyana e darshan). A dispetto di tutte queste discipline spirituali (sadhana), egli rimane deluso come il pellegrino che portava con sé la zucca amara con l’intenzione di renderla dolce immergendola nell’acqua santa.

Discorso Divino del 29 febbraio 1984

È sufficiente che cerchiate e scopriate un vostro difetto; è meglio che scoprirne decine o centinaia negli altri.

Con Amore,
Baba

Italian, 07.mar.25

7 Marzo 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
Il codice della rettitudine (Dharma) stabilisce una sequenza di regole per gli esseri umani. Come il fulgore dei raggi del sole, il Dharma illumina i sentieri che le persone dovrebbero seguire per il benessere e il progresso della società. Tra le prescrizioni della rettitudine, la correttezza (nyayam) è la più importante. La rettitudine esige che l’individuo si guadagni da vivere con mezzi giusti e sia un esempio per gli altri vivendo in modo lecito e corretto. La giustizia consiste nel non fare differenze tra sé e gli altri. Qualunque cosa possa accadere a sé stessi o ai conoscenti, qualunque difficoltà si debba affrontare, non si deve deviare dal sentiero della rettitudine che è come la bussola: in qualsiasi modo la si giri, l’ago punta il Nord. Nello stesso modo, la rettitudine rivela la Divinità nell’essere umano e gli fa godere la beatitudine del Divino quindi, per una vita umana ideale, la rettitudine deve costituire la base di ogni azione.



Discorso Divino del 14 maggio 1984

Il Dharma è il confine, il limite che l’intelligenza pone alle passioni, alle emozioni e agli impulsi.

Con Amore,
Baba

Italian, 06.mar.25

6 Marzo 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
Gli adolescenti tendono a seguire le inclinazioni della mente, non si elevano al livello dell’intelligenza quindi sono soggetti ad agitazioni e frustrazioni varie. Per questo, essi devono imparare a usare il loro potere di discriminazione. “Sono un essere umano: come devo comportarmi, in questo contesto, per ottenere il rispetto e la stima degli altri?”: queste sono le domande che lo studente deve porsi. In ogni occasione, egli deve chiedersi quale sia la strada giusta e quale quella da evitare, deve decidere cosa fare e dove andare dopo aver fatto le considerazioni necessarie. Visto che ha acquisito la conoscenza, non deve comportarsi come un analfabeta o una persona non istruita, la sua condotta deve essere in linea con la sua cultura. L’umiltà è l’indice dell’educazione vera; se l’umiltà è assente, l’acculturazione non si fa apprezzare. La discriminazione è essenziale per ogni studente e uomo istruito.



Discorso Divino del 16 gennaio 1988

Lavorare con discriminazione e adorare con consapevolezza.

Con Amore,
Baba

Italian, 05.mar.25

5 Marzo 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
“Bhaga” significa ‘Il depositario di tutti gli attributi divini che si può soltanto adorare’. “Ga” si riferisce a ‘Colui che possiede tutte le eccellenze e crea, sostiene e riassorbe ogni cosa’. La lettera “Bha” ha due significati: Sam-bharta e Bharta. Sambharta significa “Colui che è in grado di fare della Natura lo strumento del processo creativo”; Egli viene anche chiamato Bharta poiché è in grado di sostenere ciò che è stato creato. “Bha” ha anche altri significati: pace, luce, fulgore e illuminazione. “Ga” significa ‘onnipervadente’ e “Van” (Vanthudu in telugu) significa ‘colui che è capace’ quindi il termine Bhagavan significa “Colui che è in grado di accendere il Fulgore Divino e illuminare la saggezza; Egli è la luce interiore eterna dell’anima”. Può esserci qualcosa di più grande da guadagnare oltre l’Amore di un Signore così onnisciente e onnipotente? Sulla terra o al di là di essa, niente è paragonabile all’Amore Divino. Fare ogni sforzo per guadagnarsi quell’Amore è lo scopo assoluto e il significato completo dell’esistenza umana.



Discorso Divino del 14 gennaio 1988

L’amore di Dio è più prezioso di tutte le ricchezze del mondo ed è la ricompensa principale da ottenere nella vita.

Con Amore,
Baba

Italian, 04.mar.25

4 Marzo 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
Corpo, mente e spirito: questi tre elementi uniti costituiscono l’essere umano. Se si considera solamente il corpo, l’esistenza risulta simile a quella di un animale ma la mente eleva la persona allo stato umano e lo spirito o Atma la eleva a quello Divino. Le tre cose sono intrecciate e interdipendenti, ognuna promuove l’altra: in mancanza della mente, il corpo non potrebbe decidere come compiere un passo. Mente e corpo devono servire lo spirito e diventare consapevoli del Sé Divino (Atma). La salute è molto importante per una vita pienamente morale e disciplinata; i sensi e la mente devono essere controllati e regolati affinché si possa sperimentare la pienezza del vivere. Soltanto chi è in grado di comandare sé stesso può avere il compito di comandare gli altri. In sanscrito, il controllo dei sensi è detto ‘dama’. Questo dama deve essere evidente in ogni aspetto della vita: nello studiare, nel mangiare, nel dormire, nel giocare, ecc. Dama costituisce ciò che definiamo disciplina; se manca la disciplina, nessuna attività può raggiungere il compimento.



Discorso Divino del 23 marzo 1984

Soltanto eliminando l’immoralità si può giungere all’immortalità.

Con Amore,
Baba

Italian, 03.mar.25

3 Marzo 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
Per sperimentare la Divinità, dovete comprendere l’esempio che segue. La madre è fatta d’amore e ha una forma, l’amore non ne ha: la madre stessa è la forma dell’amore. Voi siete in grado di vedere il riflesso del Principio Atmico nella forma del mondo poiché quel Principio è presente. Il mondo intero è soltanto un riflesso, una reazione e una risonanza: l’Atma è l’unica realtà. L’essere umano ha dimenticato la realtà, ne vede soltanto il riflesso. Se non c’è l’azione, non c’è alcuna reazione; se non c’è il Suono, non ci può essere una risonanza. Voi non siete in grado di udire il Suono sebbene esso sia ovunque né siete in grado di vedere la Realtà sebbene essa sia ovunque. Come potrete vedere la Realtà? Pensate continuamente a Dio con una fede incrollabile e un amore disinteressato: Dio si manifesterà certamente davanti a voi. Oggi le persone desiderano vedere Dio e ne cantano il Nome ma non sono in grado di sperimentare la Divinità poiché non hanno una fede costante. L’essere umano è diventato cieco avendo perso gli occhi della fede. La fede è la cosa più importante.



Discorso Divino del 30 settembre 1998

Tutte le cose belle che vedete nel mondo sono soltanto dei riflessi dell’unica fonte di ogni bellezza: il Signore Divino.

Con Amore,
Baba

Italian, 02.mar.25

2 Marzo 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
Quando si entra in una sala cinematografica, vi si trova uno schermo bianco che, così com’è, non soddisfa di certo. Una volta iniziato lo spettacolo, su di esso vengono proiettate molte scene; se manca lo schermo, si può vedere l’immagine? No. Quando le immagini vengono proiettate, lo schermo non si vede poiché si fonde con esse; comunque esiste per tutto il tempo: prima, durante e dopo lo spettacolo. I Veda dichiarano: “Quel Dio onnipervadente è presente dentro e fuori” (antar bahischa tat sarva vyapya Narayana stitaha). Lo schermo sta all’immagine come l’Atma sta alla creazione. Lo schermo dell’Atma è presente dentro e intorno a tutti gli esseri ed è la base primordiale della creazione; per questo si dice: “La Divinità è presente ovunque” (Sarvam Vishnumayam Jagat). La Divinità è presente nel ‘quadro’ e intorno ad esso: chi può conoscere la forma di tale Divinità? L’immagine dell’universo si può trovare sullo schermo dell’Amore che è presente in tutti gli esseri in forma di Atma.



Discorso Divino del 30 settembre 1998

L’ignoranza può essere rimossa riconoscendo l’universalità di Dio e fondendo la propria individualità con l’Universale.

Con Amore,
Baba

Italian, 01.mar.25

1 Marzo 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
I quattro obiettivi stabiliti da Sai sono quelli stabiliti dai Veda, sono Satya, Dharma, Shanti e Prema. L’essere umano deve comprendere l’importanza di questi quattro obiettivi, accettarli, adorarli e perseguirli nella vita quotidiana. Soltanto allora la Divinità latente nelle persone potrà risplendere in tutta la sua gloria. La Verità (Satya) è il primo ideale e si realizza con la disciplina della lingua. Il secondo, Dharma (vita retta), si realizza con la disciplina del corpo e dei suoi componenti in relazione alla società e al mondo oggettivo che influenza gli esseri umani e ne è influenzato. Con l’azione giusta e la condotta giusta, si può raggiungere la terza meta, cioè Shanti, ovvero la tranquillità e la pace che possono essere conquistate con la disciplina della mente. Satya si stabilisce sulla lingua per mezzo della disciplina della purezza, il Dharma si ottiene con l’esercizio della regolazione attiva, Shanti o pace è la conseguenza del ritiro meditativo e persino dell’inattività. Prema (amore), la quarta meta, è al di là di queste tre modalità e al di là del pensiero, della parola e dell’azione. L’Amore Divino non è facilmente comprensibile. Prema è Dio, Dio è Prema. Considerarlo un modo di parlare, un atteggiamento mentale o un comportamento fisico significa sminuirlo. Prema non ha alcuna traccia di egoismo, non è legato a motivazioni.



Discorso Divino del 8 marzo 1981

I valori umani possono progredire e prosperare solamente in un ambiente spirituale.

Con Amore,
Baba

Italian, 28.feb.25

28 Febbraio 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
Voi vi siete riuniti qui a migliaia venendo da ogni angolo del mondo, avete sopportato molti disagi, molte difficoltà e inconvenienti nel tentativo di ottenere la Grazia. Per ognuno di voi è stata una lezione d’amore, di tolleranza, di forza d’animo e pazienza; la capacità innata di amare vi ha permesso di condividere la gioia e la pace. Per quanto religiosi vi dimostriate, se non siete capaci di amare, dovete essere definiti atei; l’amore vi rende tutti teisti Se credete di poter ottenere la grazia di Dio con i voti, i digiuni, le feste, le recitazioni di inni di lode, le offerte di fiori, ecc. vi sbagliate di grosso: l’amore soltanto soddisfa la condizione essenziale. La Gita dice che bisogna essere persone che non odiano nessun essere (adhveshta sarva bhutanam) ma questo non basta; un muro non odia nessun essere: è questo l’ideale? No. Voi dovete amare effettivamente tutti gli esseri, dovete amarli fattivamente e impegnarvi in azioni d’amore: solamente così otterrete la Grazia che desiderate.



Discorso Divino del 23 febbraio 1971

Quando diventerete Amore infinito e onnicomprensivo, il Divino si manifesterà in voi e attraverso di voi.

Con Amore,
Baba

Italian, 28.feb.25

1 Marzo 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
I quattro obiettivi stabiliti da Sai sono quelli stabiliti dai Veda, sono Satya, Dharma, Shanti e Prema. L’essere umano deve comprendere l’importanza di questi quattro obiettivi, accettarli, adorarli e perseguirli nella vita quotidiana. Soltanto allora la Divinità latente nelle persone potrà risplendere in tutta la sua gloria. La Verità (Satya) è il primo ideale e si realizza con la disciplina della lingua. Il secondo, Dharma (vita retta), si realizza con la disciplina del corpo e dei suoi componenti in relazione alla società e al mondo oggettivo che influenza gli esseri umani e ne è influenzato. Con l’azione giusta e la condotta giusta, si può raggiungere la terza meta, cioè Shanti, ovvero la tranquillità e la pace che possono essere conquistate con la disciplina della mente. Satya si stabilisce sulla lingua per mezzo della disciplina della purezza, il Dharma si ottiene con l’esercizio della regolazione attiva, Shanti o pace è la conseguenza del ritiro meditativo e persino dell’inattività. Prema (amore), la quarta meta, è al di là di queste tre modalità e al di là del pensiero, della parola e dell’azione. L’Amore Divino non è facilmente comprensibile. Prema è Dio, Dio è Prema. Considerarlo un modo di parlare, un atteggiamento mentale o un comportamento fisico significa sminuirlo. Prema non ha alcuna traccia di egoismo, non è legato a motivazioni.



Discorso Divino del 8 marzo 1981

I valori umani possono progredire e prosperare solamente in un ambiente spirituale.

Italian, 27.feb.25

27 Febbraio 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
La mente dell’essere umano deve essere trasformata: non deve promuovere la schiavitù ma la liberazione quindi deve rivolgersi verso Dio, verso l’interno, e non verso il mondo. Soltanto allora i tentativi di trasformazione economica, politica e sociale potranno risollevare il destino dell’umanità. La mente mette in atto molti trucchi per compiacervi e darvi una grande opinione di voi stessi, si diverte nell’ipocrisia cavalcando due cavalli nello stesso tempo. Voi potete prostrarvi davanti a Svami e dichiarare di esservi arresi ma, una volta lontani, può accadere che vi comportiate diversamente e lasciate che la fede svanisca. Neppure il pensiero di non aver tratto alcun beneficio dall’adorazione (puja) o dalla ripetizione dei mantra (japam) deve minare la vostra fede; seguire la disciplina spirituale (Sadhana) costituisce il vostro dovere, il vostro impulso più profondo, la vostra attività genuina: lasciate il resto alla volontà di Dio. Questo deve essere il vostro proposito nel santo Shivaratri.



Discorso Divino del 29 febbraio 1984

La fede e il distacco costanti non si possono avere senza l’addestramento che la rettitudine/dovere (dharma) dà ai sensi, ai sentimenti e alle emozioni.

Con Amore,
Baba

Italian, 26.feb.25

26 Febbraio 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
Oggi è Shivaratri, la notte (ratri) della bontà, della Divinità, e della fortuna (Shivam), una notte di buon auspicio; dedicando tutta la notte alla preghiera, si può far perdere alla mente la presa sulla persona. Secondo le scritture, la Luna è la divinità che presiede alla mente; la mente è affine alla Luna come gli occhi lo sono al Sole. Shivaratri è prescritto per la quattordicesima notte della metà del mese che si oscura progressivamente, la notte che precede la luna nuova, quella in cui essa è oscurata totalmente. La Luna e la mente che essa governa si riducono drasticamente la quattordicesima notte di ogni mese; se si dedica quella notte all’adorazione vigile di Dio, il residuo della mente ribelle viene superato e la vittoria è assicurata. Questo mese è più sacro degli altri e per questo Shivaratri è chiamato Mahashivaratri; la notte deve essere trascorsa glorificando Dio con una fede salda e un cuore purificato, nessun momento deve essere sprecato con altri pensieri.



Discorso Divino del 26 febbraio 1987

Shivaratri parla di un aspetto fausto che è inerente all’oscurità, si riferisce alla saggezza che c’è nascosta nell’ignoranza.

Con Amore,
Baba

Italian, 25.feb.25

25 Febbraio 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
Il fiume è una parte o una porzione del mare e giunge a compimento quando torna al mare fondendosi con la sorgente. I pesci sono dell’acqua, vivono nell’acqua e muoiono quando ne sono privati. Il bambino è una parte della madre, non può sopravvivere senza di lei. Il ramo è una parte dell’albero; se lo si taglia, l’albero secca e muore. L’essere umano è una parte (amsha) di Dio, non può sopravvivere senza Dio e vive a causa dell’esigenza di conoscere Dio che è la sua fonte. Nella Bhagavad Gita, il Signore dichiara (15-7): “Tutti gli esseri viventi sono una Mia parte e Io sono in loro come Atma eterno”. Egli dice che l’essere umano vive per uno scopo elevato, non per sottomettersi a ogni richiesta dell’istinto e dell’impulso come le bestie, deve installarsi come padrone, non strisciare come uno schiavo e ha il diritto di proclamare “Io sono Shiva” (Shivoham), “Io sono la pienezza immutabile” (achyuta), “Io sono la beatitudine” (Ananda). Non appena uno diventa consapevole della sua realtà, le catene che lo legano, siano pur di ferro o d’oro, cadono ed egli raggiunge la liberazione (moksha).



Discorso Divino del 26 febbraio 1987

Bontà, compassione, tolleranza: per mezzo di questi tre sentieri si può arrivare a vedere la Divinità in sé stessi e negli altri.

Con Amore,
Baba

Italian, 24.feb.25

24 Febbraio 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
L’ape ronza intorno al loto, vi si posa e ne sugge il nettare; mentre beve, è silenziosa, ferma, concentrata e dimentica di tutto. Anche l’essere umano si comporta così alla presenza di Dio. L’ape smette di ronzare e tace quando comincia a bere il nettare; così l’essere umano canta, esalta, discute e afferma soltanto finché non scopre l’essenza dolce (rasa) che è il nettare dell’amore (prema-rasa). La paura, l’ansia, il dubbio e la mancanza di pace (ashanti) non possono esistere dove c’è l’amore. Quando si è afflitti dalla mancanza di pace, si può essere certi che il proprio amore è limitato ed è mescolato a un po’ di ego. Chi sperimenta l’amore (prema) è l’io profondo che è il riflesso dell’Io reale o Atma. Quando i sensi sono fuori gioco, quell’Io risplende nella pienezza della sua gloria. I sensi sono dei nemici mortali poiché distolgono l’attenzione dalla fonte di gioia che è dentro di noi per rivolgerla agli oggetti esterni. Quando sarete convinti che essi sono alla base di questa cospirazione che vi inganna, smetterete certamente di assecondarli.



Discorso Divino del 26 febbraio 1968

Essere immersi nei pensieri e nell’amore per Dio è il godimento più grande e lo yoga vero.

Con Amore,
Baba

Italian, 23.feb.25

23 Febbraio 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
Lavare il carbone nel latte per renderlo bianco è sciocco poiché anche il latte diventa nero: bisogna invece scaldarlo a fuoco vivo e continuare il processo finché i tizzoni non si trasformano in cenere bianca. La cenere bianca rimane tale per sempre. Nello stesso modo, la mente caratterizzata dall’ottusità e dall’ignoranza (tamas, rappresentato dal colore nero) deve essere portata allo stadio della passionalità e dell’attività (rajas; colore rosso) e poi allo stadio calmo e pio (sattva, simboleggiato dal bianco) per mezzo della disciplina spirituale. Il nero e il rosso sono prodotti dall’avidità e dalla lussuria; un trattamento regolare con la medicina dell’autocontrollo (nigraha) guarisce. Certe occasioni e certi giorni sacri sono stati prescritti per iniziare il trattamento. Le Scritture esaltano il farmaco e stabiliscono il modo di somministrarlo. Le vite dei santi vi incoraggiano a cercarlo e a salvarvi; grazie ad esse, le persone possono elevarsi dal livello animale a quello umano e poi a quello Divino.



Discorso divino del 9 marzo 1967

La trasformazione non avviene facilmente, bisogna procedere lentamente e con costanza.

Con Amore,
Baba

Italian, 22.feb.25

22 Febbraio 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
Molte persone chiedono con spirito di sfida: “A cosa serve sacrificare tanto ghi e tanti altri materiali come offerte nel fuoco degli yajna e degli yaga?”. Lo scopo è chiaro solamente a chi conosce la verità interiore. Un contadino dissoda il campo e vi sparge un sacco di semi di risone; all’osservatore ignorante, questo può sembrare uno spreco di granaglia preziosa ma il contadino sa che a tempo debito mieterà un raccolto di cento sacchi di risone. Nello stesso modo, l’offerta nello yajna di ghi e di altre cose preziose accompagnate dai mantra produrrà dei benefici innumerevoli. La gente può notare soltanto ciò che viene offerto, non ha idea dei benefici che ne deriveranno. Bisogna comprendere che solamente il sacrificio (tyaga) di oggi può portare al godimento (bhoga) di domani. Quando il sacrificio è fatto con cuore pieno, il ritorno sarà altrettanto abbondante.



Discorso Divino del 3 ottobre 1989

Dio vi contraccambia con ciò che gli offrite moltiplicato.

Con Amore,
Baba

Italian, 21.feb.25

21 Febbraio 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
Alcuni sostengono che Dio non esiste poiché non ha una forma ma Egli ha una forma; in questo mondo, non esiste niente che non abbia una forma. Secondo la scienza, il mondo intero è composto da atomi; anch’essi hanno una forma. I Veda dicono: “Dio è più piccolo del più piccolo e più grande del più grande” (anoraniyan mahatomahiyan). L’atomo è Dio; dall’acqua che bevete e dal cibo che mangiate alla totalità, tutto è pervaso da atomi. Gli scienziati hanno impiegato migliaia di anni per comprendere questa verità ma la stessa è stata proclamata da Prahlada bambino secoli fa: “Non abbiate la sensazione che Dio sia qui e non là: in realtà, Egli è dappertutto, lo potete trovare ovunque lo cerchiate”. Bharat è il luogo di nascita di molte anime nobili come Prahlada che hanno sperimentato la Divinità onnipresente. Fin dai tempi antichi, i Bharatiya adorano la terra, gli alberi, i formicai e le montagne poiché credono che Dio sia ovunque e in ogni cosa.



Discorso Divino del 12 marzo 1999

Abbiate fede: il Signore corre verso il devoto più velocemente di quanto il devoto corra verso di Lui.

Con Amore,
Baba

Italian, 20.feb.25

20 Febbraio 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
È il Dio Sole che porta le offerte del rito sacrificale alle divinità interessate. Agni, il Dio del fuoco, è un’immagine del Sole e le fiamme che scaturiscono dal fuoco sono le lingue di Agni; i raggi che provengono dal fuoco sono tante teste della divinità. Il principio di Agni è immanente in ognuno e questo ha un significato profondo: ogni persona è intrinsecamente divina. Quando si recitano i mantra e si fanno nel fuoco le offerte al Signore, la Grazia viene riversata sulle persone in forma di pace e abbondanza. Un detto recita: “Il fumo dipende dal fuoco, le nuvole dal fumo, la pioggia dalle nuvole, i raccolti dalla pioggia, il cibo dai raccolti, l’intelletto dal cibo”. In questi tempi, le nuvole non sono formate dal fumo degli yajna quindi il cibo consumato dalla gente non favorisce la crescita dell’intelligenza. Quando il fumo che sale dal rito sacrificale entra nelle nuvole si ha la pioggia sacra che aiuta a purificare i raccolti e a santificare il cibo: così la gente viene santificata.



Discorso Divino del 3 ottobre 1989

Un discorso saturo di verità e compassione, o ispirato dal servizio agli altri, diventa Rig Veda.

Con Amore,
Baba

Italian, 18.feb.25

18 Febbraio 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
Anche nel fare le offerte alla divinità, c’è un motivo egoistico: si offre qualcosa di piccolo aspettandosi un ritorno grande. Un uomo prega il Signore: “Oh Signore! Se vinco un milione di rupie alla lotteria, te ne offro diecimila”. Che tipo di accordo è questo? Che oggi delle idee così sciocche dilaghino è davvero un peccato. La ragione è che le persone hanno dimenticato il segreto dei Veda, offrono un mucchietto e pretendono una montagna. Questa è la caricatura totale della devozione e oggi questi pseudo-devoti sono in aumento. Essi cercano di entrare in affari meschini con il Divino in ogni momento; ogni preghiera e ogni sadhana sono piene di egoismo e interesse personale. Tutti cercano dei benefici ma non sono disposti a fare alcun sacrificio. Cos’è da offrire in sacrificio a Dio? Prima di tutto, le vostre qualità malvagie. Acquisite le qualità buone, liberatevi della visione ristretta e coltivate una visione ampia. Oggi, la necessità principale è che sviluppiate lo spirito di sacrificio. Non ci si aspetta che diate via tutti i beni e le ricchezze, ciò che è richiesto è che proviate un senso di compassione alla vista di un essere sofferente. Quando il cuore si scioglie, questo fatto stesso diventa un sacrificio. Quando lascerete il mondo, non porterete con voi le ricchezze quindi, finché la vita rimane, aiutate chi ha bisogno per quanto potete.



Discorso Divino del 3 ottobre 1989

La quintessenza dei Veda è la glorificazione del sacrificio poiché è la virtù suprema.

Con Amore,
Baba

Italian, 17.feb.25

17 Febbraio 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
Io sono venuto per riformarvi e non vi lascerò finché non lo avrò fatto. Anche se ve ne andrete prima che lo abbia compiuto, non pensate di potermi sfuggire: vi terrò stretti. Non mi preoccupo se mi lasciate, non sono interessato a che ci sia un grande raduno qui intorno a me. Chi vi ha invitati? Siete venuti a migliaia e vi attaccate a me; Io non sono attaccato, sono legato soltanto al compito per cui sono venuto, ma di una cosa siate certi: che veniate o meno da Me, siete tutti miei. Questa Madre Divina Sai (Shiva-mata o Sai-mata) ha l’Amore di mille madri verso i suoi figli; ecco perché offro così tanta cura e assistenza (lalana e palana). Quando sembro arrabbiato, ricordate che si tratta solamente di Amore in un’altra forma; in Me non c’è nemmeno un atomo di rabbia, Io esprimo soltanto il mio disappunto per il fatto che non vi comportiate come vi dico. Quando vi indico un modo di agire, riflettete sul mio consiglio; avete piena libertà di farlo e sarò felice se lo farete. L’obbedienza priva di riflessione non mi piace; se sentite che quel consiglio vi aiuterà a raggiungere la meta, seguitelo altrimenti andate da un’altra parte. Lasciate che vi dica una cosa: ovunque andiate, incontrerete solamente Me: Io sono ovunque.



Discorso Divino del 11 febbraio 1964

La parentela di tutti voi con Me non ha alcuna età, è eterna, non si basa su alcuna relazione mondana: si basa sulle aspirazioni del vostro cuore.

Con Amore,
Baba

Italian, 16.feb.25

16 Febbraio 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
Alcune persone tendono a dedicarsi a dei piccoli furti; questo deriva dalle vite precedenti da gatti. Nello stesso modo, una natura vacillante e volubile può essere attribuita a una vita precedente da scimmia; la volubilità è una caratteristica propria delle scimmie. Alcune persone sono irrimediabilmente ingrate, si abbandonano persino a fare del male a chi le aiuta. Questa caratteristica non è umana: allora perché è presente nelle persone? Esse devono essere state dei serpenti in una nascita precedente. Il serpente è noto per produrre il veleno anche quando si nutre di latte quindi la persona ingrata deve essere stata un serpente in una vita precedente. Bisogna offrire in sacrificio la propria testardaggine, la propensione al furto, l’ingratitudine e l’orgoglio sull’altare della mente; questo è il rito sacrificale interiore. Purtroppo, invece di compiere dei sacrifici di questo tipo, la gente usa le capre e gli uccelli come offerte per cui le qualità riprovevoli continuano a crescere nell’essere umano. Le offerte e i sacrifici rituali esteriori (yaga e yajna) sono stati raccomandati per eliminare questo senso malvagio di ingratitudine; gli yajna favoriscono l’essere umano nel promuovere e perfezionare le proprie qualità benefiche.



Discorso Divino del 10 ottobre 1983

Il significato interiore dello yajna è riconoscere la propria divinità intrinseca e presentare tutte le qualità malvagie come offerta sacrificale nel luogo sacro della mente.

Con Amore,
Baba

Italian, 15.feb.25

15 Febbraio 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
La maggior parte di voi è venuta da Me per ottenere gli orpelli, le cianfrusaglie, le piccole cure, le promozioni, le gioie e le comodità; pochissimi Mi chiedono ciò che sono venuto a dare: la liberazione. Anche tra questi, quelli che si attengono alla pratica spirituale e hanno successo sono una manciata. Molti sono attratti dai segni esteriori della santità, dalle vesti lunghe, dalle barbe, dai rosari e dai capelli impomatati, si lasciano irretire da molti personaggi simili che si muovono in questa terra e li seguono nella desolazione. Delimitare chiaramente la manifestazione del Signore è molto difficile perciò Io mi annuncio e descrivo la mia missione, il compito, le caratteristiche e le qualità che distinguono l’Avatar dagli altri. Non abbiate fame di comodità o ricchezze, abbiate fame di beatitudine. Se avete fede e rimanete in compagnia del nome di Rama, siete sempre in paradiso; ricordate che il paradiso non è una regione lontana da raggiungere compiendo viaggi difficili, è una sorgente di tranquillità che si trova nel vostro cuore.



Discorso Divino del 4 febbraio 1963

Voi chiedete a Me mille cose del mondo: raramente chiedete Me.

Con Amore,
Baba

Italian, 14.feb.25

14 Febbraio 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
Amare una forma di Dio e odiarne un’altra non è un bene; così facendo, non riuscirete a realizzare il vostro desiderio. Tutti devono comprendere e seguire questo principio, non soltanto i giovani. In effetti, solamente la Divinità protegge il mondo. Il nome di Dio è più potente delle bombe nucleari, il nome di Dio protegge il bene e punisce il male quindi, se continuate ad adorare Dio, sicuramente il mondo rimane protetto. Questo sacrificio rituale (yajna) viene fatto per il benessere del mondo; in esso c’è un aspetto molto importante: l’ati rudra maha yajna protegge e promuove la natura divina negli esseri umani mentre respinge e riduce le qualità demoniache; in questo modo, lavora per il benessere dell’umanità. Questo Yajna può essere intrapreso da chiunque sia interessato al benessere dell’umanità.



Discorso Divino del 9 agosto 2006

Dovete ampliare il vostro orizzonte abbandonando la preoccupazione meschina per il benessere personale e acquisendo il desiderio di promuovere il benessere del mondo.

Con Amore,
Baba

Italian, 13.feb.25

13 Febbraio 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
Accogliete tutti i colpi del destino, tutte le disgrazie e le sofferenze come l’oro accoglie il crogiolo, il martello e l’incudine per essere plasmato in un gioiello o come la canna da zucchero accoglie la trancia, il frantoio, la caldaia, la pentola, lo spruzzatore e l’essiccatore affinché la sua dolcezza possa essere raccolta e usata come zucchero da tutti. I Pandava non si risentivano quando le calamità si abbattevano su di loro, erano felici di essere aiutati a ricordare Krishna e a invocarlo. Bhishma era in lacrime sul letto di frecce quando stava per morire; Arjuna gliene chiese la ragione ed egli rispose: “Sto piangendo poiché mi passano per la mente le tribolazioni subite dai Pandava”. Poi disse: “Questo è stato fatto per impartire una lezione agli esseri umani dell’era attuale (kaliyuga): non cercate il potere, la posizione o il benessere, sottomettetevi alla Volontà di Dio con rassegnazione totale in modo da essere sempre impassibili e felici”.



Discorso Divino del 8 settembre 1963

Dio vi promuoverà da dentro di voi come ha salvato e promosso tanti santi che hanno avuto fede in Lui.

Con Amore,
Baba

Italian, 12.feb.25

12 Febbraio 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
Una goccia d’acqua su una foglia di loto scompare in un attimo; noi dobbiamo sapere che anche la nostra vita è transitoria e scomparirà in un attimo. Il mondo è pieno di dolore e il corpo è pieno di malattie, la vita è piena di pensieri turbolenti ed è simile a una casa fatiscente; secondo Adi Sankara, in queste condizioni è possibile vivere in modo pacifico soltanto seguendo il sentiero divino e superando tutti gli attaccamenti terreni. Finché non si sa chi siamo e non si comprende il Principio della Divinità (Isvara tattva) o la presenza di Isvara in ogni cosa, non si può sfuggire al dolore; finché non si comprende che nascere, crescere, vivere e morire hanno lo scopo unico di portarci a comprendere la natura dell’Atma che è l’unica cosa imperitura, liberarsi dal dolore non è possibile.



Summer Showers del 2 giugno 1973

Il Signore è un fotografo che scatta le istantanee senza avvertirci con la parola “Pronto?”; perciò, per essere fotografati bene nella pellicola del Cuore del Signore, dobbiamo essere sempre pronti.

Con Amore,
Baba

Italian, 11.feb.25

11 Febbraio 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
Il primo segno della vita spirituale è il distacco (vairagyam); se non si ha distacco, si è analfabeti per quanto riguarda l’educazione spirituale. Il distacco è l’ABC dello sforzo spirituale e deve diventare abbastanza forte da farvi abbandonare la schiavitù dei sensi. Per convincersi dell’inutilità delle ricchezze terrene, della fama o della felicità bastano pochi minuti di riflessione. Quando siete ricchi, tutti vi lodano; un proverbio dice: “Se un cadavere avesse qualche gioiello addosso, molti pretenderebbero di avere una parentela con la persona morta ma, se non ha alcun oggetto di valore, nessuno si fa avanti per piangerlo”. Quando aggiungete ancora denaro al conto in banca, chiedetevi se non stiate accumulando problemi per voi stessi e per i vostri figli, se non stiate rendendo loro più difficile condurre una vita pulita, confortevole e onorevole. Quando lottate per ottenere una fama meschina con dei mezzi subdoli, ricordate chi, tra le migliaia di vostri compatrioti, viene onorato oggi e per cosa: non vedete che sono onorati ovunque soltanto coloro che hanno rinunciato e cercato la strada più difficile che porta a Dio invece di quella facile del mondo?



Discorso Divino del 8 settembre 1963

Distacco, fede e amore: questi sono i pilastri su cui poggia la pace.

Con Amore,
Baba

Italian, 10.feb.25

10 Febbraio 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
In mancanza dei valori umani, offrire alla società i frutti del proprio apprendimento è impossibile quindi i valori umani vanno coltivati. La Verità è il più importante di essi, la Verità è Dio. Alcune persone andarono da Buddha e lo interpellarono sull’esistenza di Dio. Egli disse: “Tutte queste dispute sono una perdita di tempo: la Verità, la Rettitudine e la Non-violenza (Satya, Dharma e Ahimsa) sono come Dio quindi adorate Dio prima di tutto come forma della Verità. Dite la verità, praticate il Dharma e attenetevi alla nonviolenza”. Cosa si intende per non-violenza? Le persone considerano violenza soltanto il ferire o danneggiare gli altri. No, no, anche danneggiare sé stessi è violenza. Parlare inutilmente, mangiare esageratamente e lavorare troppo sono forme di violenza; in altre parole, si dovrebbe vivere all’insegna della moderazione e dell’equilibrio. Tutto ciò che viene fatto oltre i limiti è una forma di violenza; anche scrivere eccessivamente è violenza. Perché oltrepassare i limiti è negativo? Poiché si spreca l’energia. Parlando più del necessario, esauriamo il nostro intelletto. La non-violenza può essere definita ‘la regolazione della vita umana lungo percorsi moderati e benefici’.



Summer Showers del 30 maggio 1995

Controllare completamente e rigidamente tutti i sensi non è bene né è auspicabile dare loro la libertà totale: si dovrebbe adottare la via di mezzo.

Con Amore,
Baba

Italian, 09.feb.25

9 Febbraio 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
Il cuore pieno di purezza ed equilibrio (satva) è l’oceano di latte; la contemplazione costante del Divino, sia come realtà propria che come ideale da raggiungere, è la montagna Mandara posta in esso come una canna da zucchero. Il gruppo di sensi è Vasuki, il serpente avvolto intorno alla canna come una corda, che emette i fumi velenosi durante il processo di zangolatura e quasi spaventa i demoni (asura) che ne tengono la testa. La corda è sostenuta dagli impulsi buoni e cattivi che si impegnano nel processo di zangolatura desiderosi di ottenere i risultati che ognuno di essi si è prefissato. La Grazia di Dio è l’incarnazione della Tartaruga poiché il Signore stesso viene in soccorso quando sa che state cercando seriamente il segreto dell’Immortalità. Egli viene silenzioso e inosservato come fece la tartaruga mantenendo inalterato il processo di riflessione (manana) e fungendo da base stabile di tutte le pratiche spirituali. Molte cose emergono dalla mente se la si zangola ma i saggi aspettano pazientemente l’apparizione del garante dell’immortalità e lo afferrano con avidità. Questa è la lezione della leggenda, è un riassunto dell’Atma-vidya.



Discorso Divino del 13 gennaio 1965

L’eliminazione dell’immoralità costituisce la via per raggiungere l’immortalità.

Con Amore,
Baba

Italian, 08.feb.25

8 Febbraio 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
Tutte le conoscenze secolari cambiano col tempo e illudono l’intelletto; per questo, i nostri saggi antichi dedicarono la vita all’acquisizione della conoscenza del Sé (atma jnana) che illumina l’intelletto ed è immutabile. Per ottenere questa conoscenza, sono necessarie alcune qualità: desiderare il benessere di tutti gli esseri (sarve loka hito ratah) impegnandosi in azioni che portino loro del beneficio oltre a coltivare la disponibilità a servire. L’istruzione dovrebbe mettervi in grado di fare il servizio al meglio; in questo modo potreste suscitare un rispetto vero da parte degli altri. Gli studenti dovrebbero eccellere in tutte le forme di conoscenza (sarve jnana sampannah) il che è chiamato anche consapevolezza. Voi dovreste comprendere e sperimentare tutti gli aspetti di una situazione. Le materie secolari conferiscono delle competenze in un ambito ristretto mentre la conoscenza spirituale permette di comprendere tutti gli ambiti del conoscere, è completa, è la “consapevolezza totale”. Lo studente deve incarnare tutte le virtù o guna (sarve samudita gunaihi). Cosa si intende per guna? Tradizionalmente, si dà il nome di guna alle tre caratteristiche della creazione. In effetti, la virtù è costituita dall’unione e dell’equilibrio dei tre guna. In pratica, ignorare i difetti degli altri ed esprimere la propria Divinità è molto importante ed è il guna reale.



Summer Showers del 30 maggio 1995

Voi non potete acquisire le qualità divine soltanto cambiando gli abiti che indossate: le virtù devono essere coltivate. Solamente chi trasforma il proprio carattere può purificare sé stesso.

Con Amore,
Baba

Italian, 07.feb.25

7 Febbraio 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
L’osservatore non deve attaccarsi a ciò che vede; questo è il modo di liberarsi. Il contatto dei sensi con gli oggetti suscita il desiderio e l’attaccamento portando allo sforzo e all’euforia o alla disperazione; poi, c’è la paura della perdita o il dolore per il fallimento e la serie di reazioni si allunga. La fiamma della lampada interna può sopravvivere con molte porte e finestre aperte a tutti i venti? Questa lampada è la mente che deve ardere costantemente senza essere influenzata dalle esigenze duali del mondo esterno. L’abbandono completo al Signore è un modo per chiudere le porte e le finestre poiché nell’abbandono completo a Dio (sharanagati) si è privi di ego e quindi non colpiti dalla gioia o dal dolore. L’abbandono completo vi fa attingere alla Grazia del Signore per affrontare tutte le crisi della vostra vicenda terrena e vi rende eroici, più forti e meglio preparati per la battaglia.



Discorso Divino del 13 gennaio 1965

Il controllo dei sensi è anch’esso una forma di sacrificio (tyaga) che conduce all’immortalità.

Con Amore,
Baba

Italian, 06.feb.25

6 Febbraio 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
Potreste dubitare che una parola piccola come Rama, Sai o Krishna possa portarvi al di là del mare sconfinato della vita secolare. Le persone superano gli oceani immensi con una zattera minuscola, sono in grado di attraversare delle giungle oscure con una piccola torcia in mano. Il Nome, e anche il Pranava (Om) che è più piccolo, hanno delle potenzialità enormi. Non è necessario che la zattera sia grande come il mare. La recitazione del Nome è come lo scavo fatto per attingere l’acqua dal sottosuolo, è come il colpo di scalpello che libera l’immagine di Dio imprigionata nel marmo: rompete l’involucro e il Signore apparirà, spezzate il pilastro come Prahlada chiese a suo padre e il Signore, che è sempre presente, si manifesterà. Zangolate e farete apparire il burro latente nel latte: è l’esperienza che ogni figlia impara da ogni madre. Nel campo spirituale, si impara questa pratica spirituale dagli yogi che hanno ottenuto e offerto quel burro fresco (navanitam) a Krishna.



Discorso Divino del 13 gennaio 1965

Il ricordo del Nome del Signore è il mezzo adatto ad attraversare l’oceano della vita terrena.

Con Amore,
Baba

Italian, 05.feb.25

5 Febbraio 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
L’universo è pieno di poteri; una Forza onnisciente, onnipotente e onnipresente pervade tutta la creazione. Questa Forza Divina è immanente in ogni atomo come lo zucchero nello sciroppo. Le Upanishad la chiamano Raso Vai Sah o dolcezza onnipervadente. Dio è un’incarnazione della dolcezza; sebbene tale dolcezza sia ovunque, riconoscere l’onnipresenza del Signore non è possibile. Comunque, tutti possono constatare l’esistenza della Divinità: la dolcezza nella canna da zucchero, l’amarezza nelle foglie di nim, l’effetto piccante nel peperoncino, l’acidità nel limone e il fuoco nel legno sono tutte prove dirette dell’esistenza di Dio. Una pianta germoglia da un seme, un uccello emerge da un uovo, una neonata diventerà madre: sono tutte prove viventi dell’esistenza della Divinità. L’essere umano diventa euforico alla vista delle cime maestose, dei fiumi gorgoglianti, degli oceani profondi, delle foreste lussureggianti e dei giardini colorati: qual è la base di questi fenomeni? Soltanto l’esistenza di Dio. Cogliere l’onnipresenza di Dio non è dato a tutti ma tutti hanno la capacità di constatare la sua presenza.



Summer Showers, 30 maggio 1995

Il vostro amore potrà comprendere tutto quando diventerete un’incarnazione dell’amore; allora capirete che l’unico Dio risiede in tutti gli esseri.

Con Amore,
Baba

Italian, 04.feb.25

4 Febbraio 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
Acquisire la conoscenza del proprio Sé è difficile. Prendiamo il caso del cibo che mangiate: lo sentite nello stomaco ma poi non sperimentate cosa gli succeda in ogni fase. Se non acquisite quella conoscenza speciale, non potete apprendere la Verità che si cela dietro le guaine che vi racchiudono e vi avvolgono, cioè l’involucro materiale, quello dell’energia vitale, quello mentale, quello dell’intelligenza e quello della beatitudine. (annamaya, pranamaya, manomaya, vijnanamaya e anandamaya). Liberate l’intelletto, o potere intellettuale (dhishakti), dalle ragnatele dell’ego, dalla polvere del desiderio, dalla fuliggine dell’avidità e dell’invidia ed esso diventerà uno strumento adatto a rivelare la Verità interiore (svarupa). “Conosci te stesso, conosci il Motivatore Interiore, l’Antaryamin”: questa è l’esortazione delle scritture di tutte le fedi. Infatti, se non si è armati di conoscenza spirituale, si è come una nave che naviga in un mare in tempesta senza la bussola.



Discorso Divino del 16 aprile 1964

Se il comandante cade, l’esercito si scoraggia e si arrende; così la banda delle qualità malvagie cede le armi appena l’egoismo viene distrutto.

Con Amore,
Baba

Italian, 03.feb.25

3 Febbraio 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
Quello tu sei: siate saldi in questa fede. Riflettete sull’esempio di un fiume che sfocia nell’oceano: le acque dell’oceano, quando sono riscaldate dal sole, evaporano e formano le nuvole che poi scendono in forma di gocce di pioggia. Ogni goccia ha in sé il desiderio di tornare all’oceano da cui è stata esiliata ma il sentimento di individualità supera il desiderio. Le gocce si accumulano, scorrono in ruscelli e torrenti che si trasformano in affluenti di fiumi e inondando le pianure; alla fine, il fiume si fonde con l’oceano e perde il nome, la forma e gli attributi. Nonostante tutte le modifiche subite nel viaggio da un oceano all’altro, l’acqua permane anche allo stato di vapore, di nuvola, di pioggia e di fiume; i nomi, le forme e le qualità cambiano ma la sostanza rimane immutata. Anche l’essere umano emerge dall’oceano della Divinità e il suo destino è quello di fondervisi. Questa è la Verità, questa è la Realtà.



Discorso Divino del 2 gennaio 1987

L’elevazione dell’umanità, il benessere del mondo e la diffusione dell’amore sono il solo compito di coloro che si liberano della ristrettezza dell’individualità.

Con Amore,
Baba

Italian, 02.feb.25

2 Febbraio 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
Amate, adorate, servite il Signore Onnipotente (Sarveshvara) che risiede in tutta l’umanità e raggiungetelo tramite questo amore, questa adorazione e questo servizio: ecco la pratica spirituale (sadhana) più elevata. Servite l’essere umano poiché è Dio, date il cibo agli affamati, il cibo che è il dono della Dea Natura e datelo con amore e umiltà, datelo addolcito col nome del Signore. Le sfere celesti ruotano e si disintegrano, il tempo è fugace, l’età segue l’età, l’era sussegue l’era, i corpi che hanno preso vita crescono e finiscono ma l’impulso a santificare la vita con delle opere buone e dei pensieri buoni non si riscontra da nessuna parte, il profumo di una pratica spirituale sincera non si trova da nessuna parte. Tramite il processo di rinuncia si possono ottenere cose grandi; coltivate il distacco e il Signore si attaccherà a voi. Il passato è irrecuperabile, quei giorni sono passati ma il domani è alle porte; impegnatevi a santificarlo con l’amore, il servizio e la sadhana.



Discorso Divino del 29 marzo 1968

L’essere umano è stato dotato di un corpo affinché compia delle azioni; l’azione giusta rende sacro il tempo.

Con Amore,
Baba

Italian, 01.feb.25

1 Febbraio 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
L’attività (karma) trova il suo scopo al sorgere della saggezza. L’attività che rispetta il principio della rettitudine è la via che porta alla saggezza spirituale (jnana); l’azione compiuta con saggezza costituisce il karma più elevato. Un’attività che merita di essere compiuta deve portare alla purificazione della mente quindi nessuno, nemmeno un recluso o un monaco, può esimersi dal compiere azioni buone. Queste azioni devono nascere spontaneamente, non devono lasciare alcuna traccia di orgoglio né l’attaccamento deve portare a desiderare di rivendicare il risultato per sé; la rinuncia deve essere l’unica fonte di gioia. Per l’asceta, il sacrificio di sé è il godimento più vero. La Gita raccomanda “l’inazione nell’azione” e afferma che “l’inazione è l’azione più gratificante per coloro che cercano la pace suprema”. Questo atteggiamento è chiamato “non attaccamento all’azione” (karma sanyasa). L’azione, o attività, è generalmente associata soltanto al corpo ma anche la mente è impegnata nel mondo; solamente l’Atma è il testimone non coinvolto. Il segreto dell’inazione nell’azione si trova quindi nel prendere rifugio nell’Atma e nel riconoscere che tutti gli esseri viventi sono fondamentalmente l’Atma.

.



Discorso Divino del 2 gennaio 1987

L’uso corretto del tempo, l’azione giusta e l’adempimento dei propri doveri costituiscono l’obiettivo primario della vita umana.

Con Amore,
Baba

Italian, 31.jan.25

31 Gennaio 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
Siate semplici e sinceri. Appesantire le immagini e gli idoli nei santuari e sugli altari delle vostre case con un mucchio di ghirlande oltre a sfoggiare le offerte, gli utensili e i vasi e costosi per mostrare la vostra devozione è soltanto uno spreco di denaro, è un inganno che sminuisce la Divinità attribuendole il desiderio di sfarzo e pubblicità; Io vi chiedo solamente la purezza di cuore che vi permetta di ricevere la Grazia. Non create delle distanze tra voi e Me, non interponete tra noi le formalità del rapporto precettore-discepolo (Guru-sishya) e nemmeno le distinzioni di livello del rapporto Dio-devoto. Io non sono Guru né Dio: Io sono voi, voi siete Io. Questa è la Verità. Non c’è distinzione; ciò che sembra tale è un’illusione. Voi siete le onde, Io sono l’Oceano: sappiate questo e siate liberi, siate Divini.



Discorso Divino del 19 luglio 1970

“Io sono Dio (Deva) e tu sei l’individuo (Jiva)”. No, niente di ciò esiste: Io e voi siamo una cosa sola. Se non lo capite, percepite l’unità come diversità.

Con Amore,
Baba

Italian, 30.jan.25

30 Gennaio 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
Gli esseri umani si impegnano in molte pratiche spirituali (sadhana) esteriori; tali pratiche devono essere interiorizzate. Tutta l’erudizione non serve a niente se non viene accolta nel cuore. Uno studioso espone i testi ma non ne ha l’esperienza interiore, chi ha imparato i Veda può essere in grado di spiegarne le parole ma non è capace di riconoscere il Veda Purusha, la Persona Suprema che i Veda acclamano. Una persona che si reca in un tempio chiude gli occhi davanti all’idolo poiché ciò che cerca è una visione interiore di Dio, non la visione della forma esterna dell’idolo. Dio è onnipresente come è proclamato nella Gita, Dio è Uno anche se le forme e i nomi sono diversi. Tutta l’educazione di oggi è legata al mondo fisico, non serve a rivelare il Divino; fu questo che spinse Shankaracharya a insegnare a uno studioso, che stava imparando a memoria la grammatica di Panini, che soltanto il Nome del Signore (Govinda) lo avrebbe salvato al momento della morte e non le regole della grammatica.



Discorso Divino del 9 ottobre 1994

I rami dell’apprendimento sono simili a dei fiumi: l’apprendimento spirituale è come l’oceano.

Con Amore,
Baba

Italian, 29.jan.25

29 Gennaio 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
L’uomo non cerca la propria verità poiché teme che le opinioni e gli atteggiamenti che ha cari si rivelino vuoti e pericolosi. Di conseguenza, le sue azioni e i suoi pensieri seguono percorsi preoccupanti e discordanti. Che cos’è esattamente la verità? È ciò che risulta dalla descrizione, priva di esagerazioni o sottovalutazioni, di una “cosa vista”? No. E’ costituita dal raccontare un evento con le stesse parole con cui lo si è sentito descrivere? No. La verità eleva, sostiene gli ideali, ispira la persona e la società e ne illumina il cammino verso Dio. Una vita ispirata alla Verità permette all’individuo di vivere da essere umano senza degradarsi allo stato di una specie inferiore. Dedicarsi alle proprie azioni dall’alba al tramonto, dal risveglio all’assopimento, costituisce una vita ispirata alla Verità? No. L’essere umano deve promuovere la Verità nella società e dimostrare la propria utilità con i pensieri buoni tradotti in parole buone e concretizzati in forma di azioni buone; egli è l’immagine di Dio e deve essere consapevole del fatto che la stessa immagine splende anche nella società.



Discorso Divino del 8 dicembre 1979

Il dovere principale dell’essere umano è la ricerca della Verità. La Verità può essere conquistata soltanto per mezzo della dedizione e della devozione.

Con Amore,
Baba

Italian, 28.jan.25

28 Gennaio 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
La situazione dell’essere umano di oggi è sfortunata in quanto egli non riconosce i poteri che ha dentro di sé né li rispetta, va alla ricerca dell’esteriore ed è attratto dalle forme fisiche. Bisogna comprendere il rapporto che c’è tra il mondo materiale e quello sottile; l’individuo ha il rimedio ai propri mali dentro di sé ma cerca il farmaco all’esterno. Ecco un’illustrazione di ciò che accade nel mondo: un albergo e una farmacia sono adiacenti. Un dipendente dell’albergo che ha il mal di testa va nel negozio di medicinali a prendere una pillola per curarlo; il farmacista, se ha il mal di testa, non prende una delle sue pillole, va in albergo a prendere una tazza di caffè. Nello stesso modo, oggi le persone tendono a ignorare la divinità che è in loro ma desiderano molti oggetti esterni; non c’è bisogno che vadano alla ricerca del Divino, devono acquisire una fede salda nella Divinità che è in loro. Per sperimentare il Divino interiore, basta rivolgere la visione verso l’interno.



Discorso Divino del 9 ottobre 1994

Il soddisfacimento dei desideri mondani comporta soltanto una felicità temporanea quindi mettete un freno ai desideri.

Con Amore,
Baba

Italian, 27.jan.25

27 Gennaio 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
Nel lago puro e trasparente del cuore dell’essere umano sboccia il loto dell’aspirazione al Divino ma voi, invece di offrire quel fiore ai piedi di Dio, tentate il trucco di presentargli dei fiori che svaniscono, dei frutti che marciscono e delle foglie che si seccano. Offrite il cuore pieno di adorazione e amore di cui Egli vi ha dotati. La vostra beatitudine (ananda) è il mio cibo (ahara) quindi coltivatelo; esso cresce soltanto quando meditate sulla fonte della beatitudine, sulla meta della beatitudine, cioè su Dio. Sita fu confinata dal re crudele Ravana nel giardino più bello di Lanka chiamato “Foresta senza dolore” (a-shoka-vana). Le aiuole, i prati, il verde, gli alberi, i rampicanti, i prati e i boschetti erano molto belli e rinfrescavano la mente ma Sita non ne trasse alcuna gioia: vi trovava solamente la vanità vuota, la brama di potere e il piacere grossolano. Ella provò invece la beatitudine vera quando una scimmia poco attraente, seduta sul ramo dell’albero sotto cui lei si trovava, cominciò a ripetere il nome di Rama: il Nome del Signore le dava una gioia grandissima.



Discorso Divino del 23 aprile 1967

La vostra meta è la beatitudine eterna; essa è dentro di voi e potete raggiungerla solamente attraverso l’amore.

Con Amore,
Baba

Italian, 26.jan.25

26 Gennaio 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
Il corpo è prezioso; l’essere umano di oggi non si rende conto di quanto gli è debitore. Quel corpo composto dei cinque elementi è stato dato all’individuo affinché comprenda la sua natura vera, riconosca la verità del suo Spirito immortale e sperimenti l’eterno che è lui stesso ma viene usato per godere dei piaceri fisici; certamente non è stato dato per questo. Il corpo è il campo sacro dell’esperienza (kshetra) e il Conoscitore (kshetrajna) vi risiede. Il corpo (sharira) e il Residente (shariri) sono in relazione ma le persone, invece di riconoscere questa relazione integrale, cercano di raggiungere il Divino interessandosi soltanto al corpo: è possibile? Come primo requisito, l’individuo deve convincersi del fatto che il Divino risiede nel suo cuore per cui non ha bisogno di cercarlo altrove. Per sperimentare il Divino che è dentro ognuno di noi, non è necessario andare in una foresta e condurre una vita austera: la Beatitudine eterna si può sperimentare volgendo lo sguardo verso l’interno.



Discorso Divino del 9 ottobre 1994

Le persone cercano un Dio invisibile dappertutto dimenticando il Dio che è più vicino a loro.

Con Amore,
Baba

Italian, 25.jan.25

25 Gennaio 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
Voi avete vagato in lungo e in largo ma avete trascurato la casa, voi scrutate le stelle nello spazio ma lasciate inesplorato il cielo interiore, spiate le vite degli altri, cogliete i loro difetti e parlate male di loro ma non vi preoccupate di esaminare i vostri pensieri, le azioni e le emozioni e di giudicare se sono buoni o cattivi. I difetti che vedete negli altri non sono che proiezioni dei vostri, il bene che vedete negli altri è un riflesso della vostra bontà. Coltivare il modo buono di guardare, il gusto per il buon ascolto, i pensieri buoni e le azioni buone è possibile soltanto con la meditazione; con la meditazione ci si immerge nell’idea dell’universalità e dell’onnipotenza di Dio. Il fatto che una preoccupazione più grande sovrasti quella più piccola e ve la faccia dimenticare non è forse un’esperienza quotidiana? Quando riempite la mente con l’idea di Dio, anelate Lui e vi struggete per Lui, tutti i desideri minori, le delusioni e persino le conquiste impallidiscono, li dimenticherete tutti; essi vengono sommersi dall’inondazione del desiderio di Dio e molto presto vi trovate immersi nell’oceano della Beatitudine Divina.



Discorso Divino del 23 aprile 1967

Se sviluppate l’amore per tutti gli esseri credendo fermamente nella presenza di Dio in tutti, le vostre preghiere mi raggiungono e la mia grazia vi raggiunge ovunque siate.

Con Amore,
Baba

Italian, 24.jan.25

24 Gennaio 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
Potreste non avere la possibilità di partecipare a qualche progetto di servizio gigantesco tramite il quale dei milioni di persone potrebbero essere beneficiate; potete però sollevare un agnello zoppo al di là di un guardrail o far attraversare una strada trafficata a un bambino cieco: anche questi sono atti di adorazione. Una copia della Gita può essere disponibile per venticinque paise e un romanzo puerile può costare dieci rupie: che cosa vale di più? Quale dei due può trasformare il metallo comune in oro? Il servizio è più fruttuoso della ripetizione dei mantra, della meditazione, dei riti e dei sacrifici rituali che sono raccomandati di solito agli aspiranti spirituali; infatti serve a due scopi: a estinguere l’ego e a raggiungere la beatitudine. Potete essere felici se qualcuno seduto vicino a voi è affranto dal dolore? No. Può darsi che sentiate piangere pietosamente un bambino: vi verranno le lacrime agli occhi per la compassione. Perché? Tra le persone c’è un legame invisibile. Soltanto l’essere umano ha questa caratteristica dell’empatia, solamente lui può essere felice quando gli altri sono felici e infelice quando gli altri soffrono. Per questo è l’esempio della creazione, l’apice del progresso animale. Soltanto l’essere umano è capace di fare del servizio; questa è la sua gloria speciale, la sua abilità unica.



Discorso Divino del 4 marzo 1970

Parlate con dolcezza e delicatezza, simpatizzate con coloro che soffrono, con quelli che hanno subito delle perdite e con gli ignoranti; fate del vostro meglio per applicare il balsamo della parola lenitiva e del soccorso tempestivo.

Con Amore,
Baba

Italian, 23.jan.25

23 Gennaio 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
Incarnazioni dell’Amore Divino!

Fin dai tempi più antichi, gli esseri umani sono stati impegnati nella ricerca di Dio. Le domande “Chi è Dio?” e “Quali sono i mezzi per conoscere Dio?” non sono di oggi, sono state presenti fin dai primordi e hanno agitato l’umanità senza sosta. Alcuni yogi, che avevano compreso la natura del Divino e ritenevano che lo scopo dell’esistenza umana fosse la ricerca del Divino, intrapresero vari esercizi spirituali per scoprire come raggiungere questo obiettivo. Lo scopo della vita umana è manifestare il Divino; in questo contesto, la nascita umana diventa la più rara tra quelle di tutti gli esseri viventi. Gli antichi saggi, riconoscendo questa verità, perseguirono tipi diversi di penitenza per sperimentare il Divino. Alcuni di loro, sentendo che il compito era al di là delle loro possibilità, abbandonarono la ricerca a metà strada; altri, riconoscendo che questo è l’unico scopo della vita umana, perseverarono nei loro sforzi con determinazione. Niente è impossibile a chi si impegna per realizzare qualcosa.



Discorso Divino del 9 ottobre 1994

Ogni individuo dovrebbe ritenere che l’indagine sulla natura dell’Atma sia lo scopo primario della vita.

Con Amore,
Baba

Italian, 23.jan.25

22 Gennaio 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
Affidatevi allo Shiva (Dio) che è in voi, non allo shava (cadavere) che è il corpo senza di Lui; inspirate la Sua gloria con ogni respiro e con ogni respiro espirate tutto ciò che la offusca. Saturate i pensieri, le parole e le azioni con la Divinità: potrete vincere la morte e diventare immortali. Recitate il Nome di Shiva e salvatevi; voi siete davvero l’incarnazione della verità, della bontà e della bellezza ma avete smarrito la chiave che vi permette di attingere alle sorgenti. Questa chiave si trova nel regno della coscienza profonda ma, come la donna anziana che aveva perso un ago nella sua capanna buia e lo cercava sotto il lampione (poiché, come diceva, lì c’era la luce), l’essere umano la cerca nella regione degli oggetti del mondo. È per convincervi a impegnarvi nel Namasmarana (ricordo del Nome del Signore) che Io concludo i miei discorsi cantando i namavalis (bhajan che sono una serie di nomi divini).



Discorso Divino del 29 marzo 1968

Se non conquista le passioni e i desideri e non diventa consapevole della Divinità immanente in ogni essere vivente, l’essere umano non può raggiungere la pace, la beatitudine interiore e l’armonia col mondo esterno.

Con Amore,
Baba

Italian, 21.jan.25

21 Gennaio 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
Dio non è lontano da voi né in un luogo remoto: è dentro di voi, nel vostro tabernacolo interiore. L’essere umano soffre poiché non riesce a trovarlo lì e a trarne la pace e la gioia. Un lavandaio, immerso nella corrente di un fiume fino alle ginocchia per lavare i panni, morì di sete poiché non si rese conto di avere l’acqua vivificante a portata di mano: doveva soltanto chinarsi e bere. Questa è la storia dell’essere umano: egli corre in fretta e furia per cercare Dio fuori di sé e muore deluso e affranto, senza raggiungere la meta, soltanto per rinascere. Bisogna certamente essere nel mondo ma non c’è bisogno di farne parte; l’attenzione deve essere fissata su Dio, sul Dio interiore. Nel Karnataka esiste una danza chiamata “Karaga”: la persona centrale di questa danza tiene molti vasi sulla testa uno sopra l’altro, segue la processione a tempo con la musica e canta in sintonia con gli altri al ritmo del tamburo. La sua attenzione è rivolta per tutto il tempo a tenere in equilibrio la torre di pentole sulla testa. Così anche l’essere umano deve tenere davanti a sé la meta del raggiungimento di Dio mentre è impegnato nella processione della vita rumorosa e divertente.



Discorso Divino del 1° gennaio 1967

Una volta che l’individuo ha scoperto chi è, non c’è bisogno che sappia chi è Dio poiché i due sono Uno

Con Amore,
Baba

Italian, 20.jan.25

20 Gennaio 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
‘essere umano è un aspetto della Coscienza cosmica ma, poiché dirige l’amore verso gli oggetti mondani, non è in grado di riconoscere la sua divinità. La mente si inquina a causa dell’associazione col mondo esterno quindi anche l’amore viene contaminato ed essa diventa incapace di custodire la forma meravigliosa del Signore. L’individuo può sperimentare il Divino dentro di sé solamente se dirige l’amore verso Dio. Sulla superficie disturbata dello stagno, il riflesso della luna è ondulato ma, su una superficie calma, è chiaro e costante. In uno stagno fangoso, il riflesso della luna è fangoso; nello stesso modo, se il lago della vita delle persone è confuso e agitato, anche il loro amore viene distorto. Quando la mente è pura, disinteressata e incrollabile, il Divino appare in tutta la Sua purezza e pienezza ma, a causa dell’inquinamento della mente dovuto all’ossessione per gli oggetti esterni innumerevoli, le persone di oggi non sono in grado di sperimentare il Divino che è onnipresente quindi anche in loro.



Discorso Divino del 6 marzo 1989

Guardatevi intorno con gli occhi pacifici, amorevoli e compassionevoli: il mondo intero vi apparirà amorevole e pacifico.

Con Amore,
Baba

Italian, 19.jan.25

19 Gennaio 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
Oggi la gente ha perso la virtù della tolleranza. I saggi del passato lasciavano persino che i formicai crescessero su di loro mentre erano immersi nella contemplazione; oggi la gente non tollera il minimo disturbo di una zanzara o di una mosca. I giovani dovrebbero coltivare la tolleranza e la sopportazione. Senza la pace della mente non ci può essere alcuna felicità e la pace si può ottenere soltanto tramite i pensieri sacri. I giovani di oggi hanno perso fiducia in sé stessi, sono influenzati dalle critiche mosse contro di loro; essi dovrebbero capire che, se la critica è giustificata, devono correggersi e, se non lo è, devono ignorarla. Prendiamo me stesso come esempio: se qualcuno dice “Sai Baba ha una zazzera di capelli”, Io lo accetto poiché è vero; se qualcuno mi dicesse in faccia “Sai Baba è calvo”, lo ignorerei poiché ciò non è vero. Perché dovrei mettermi a litigare con lui? Se vi criticano per un difetto che non avete, potete ignorarli anche se il mondo intero si unisce alla critica.



Discorso Divino del 15 gennaio 1996

Se non avete pazienza, qualsiasi pratica yogica intraprendiate sarà soltanto un esercizio fisico, non vi darà la pace della mente.

Con Amore,
Baba

Italian, 18.jan.25

18 Gennaio 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
La Grazia di Dio è come la pioggia, come la luce del sole; per riceverla, dovete seguire una disciplina spirituale (sadhana): quella di tenere un vaso in posizione verticale per ricevere la pioggia, quella di aprire la porta del cuore in modo che il Sole lo illumini. La Grazia è tutta intorno a voi come la musica trasmessa alla radio; per poterla ascoltare e godere, dovete accendere il ricevitore e sintonizzarvi sulla stessa lunghezza d’onda. Pregate per la Grazia, fate almeno questa piccola sadhana e la Grazia metterà tutto a posto. La sua conseguenza principale è la manifestazione del Sé ma ci sono anche dei benefici secondari: una vita felice e soddisfatta e un temperamento calmo e coraggioso stabilito nella pace serena. Il beneficio principale di un gioiello è la gioia personale; in più, quando si è arrivati in fondo al portamonete, il gioiello si può vendere e ricominciare la vita il che è un vantaggio secondario. Il banano ha come dono principale un grappolo di frutti ma le sue foglie, il nucleo morbido del tronco e i boccioli sono elementi sussidiari che possono essere utilizzati in modo proficuo. Questa è anche la natura della Grazia: essa soddisfa una varietà di desideri.



Discorso Divino del 29 marzo 1968

Mondare lentamente e costantemente la mente, affinare l’intelletto, purificare i sensi e ottenere la Grazia.

Con Amore,
Baba

Italian, 17.jan.25

17 Gennaio 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
Le persone ignare dell’onnipresenza di Dio generano degli antagonismi tra loro basati sulla religione, sulla casta e sulla razza. Tutte le religioni hanno accettato l’eternità e l’onnipresenza di Dio; è quindi strano che anche coloro che accettano questa verità mostrino una tale ristrettezza di vedute. Infatti, l’odio tra le persone che professano religioni diverse porta infine alla distruzione della fede nella religione stessa. Coloro che sono decisi a distruggere la religione devono essere ottusi del tutto: ciò che va distrutto è il bigottismo religioso, non la religione stessa. Disprezzare la religione altrui per amore della propria è come dimostrare l’amore per la propria madre denigrando le madri degli altri. Se si è devoti e si rispetta la propria religione, bisogna rendersi conto che gli altri sono devoti e rispettano ugualmente la loro. I giovani di oggi devono rispettare le credenze e le pratiche di tutti gli altri pur coltivando l’attaccamento alla propria religione.



Discorso Divino del 24 luglio 1983

Il Dio che viene adorato in tutte le religioni è uno solo; con questa convinzione rispettatele tutte.

Con Amore,
Baba

Italian, 16.jan.25

16 Gennaio 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
C’era una volta un uomo la cui devozione era grande. Aveva quattro figli che aveva chiamato Govinda, Narayana, Krishna e Rama affinché i loro nomi lo aiutassero a ricordare il Signore. Egli pensava di poter avere, con quel pretesto, il nome del Signore sempre sulla lingua. Per facilitare il suo piano, impiantò una fabbrica e li tenne occupati tutti in modo che potessero rispondere ogni volta che li avesse chiamati. Il giorno in cui dovette cedere alla morte, chiamò Govinda; il figlio si avvicinò dicendo: “Padre, sono qui”. Poi chiamò Narayana e anche questi si mise accanto al letto dicendo “Sono qui, padre”. Chiamò Rama e Rama si avvicinò e gli chiese cosa volesse confidargli. Infine, chiamò Krishna che si chinò volendo sapere quale messaggio il padre avesse per lui e disse: “Non esitare, dimmi quello che vuoi dirmi”. Nel vedere tutti e quattro i figli intorno, egli lasciò che la sua mente fosse presa dall’ansia e sbottò: “Siete tutti qui? Chi c’è in fabbrica?”. Queste furono le sue ultime parole, questo fu il suo ultimo pensiero. Quando si è coinvolti nel mondo, alla fine emergono soltanto i pensieri mondani.



Discorso Divino del 6 maggio 1983

La contemplazione costante della Forma del Signore e la ripetizione frequente del Nome sono i mezzi con cui il cuore si riempie dell’amore di Dio.

Con Amore,
Baba

Italian, 15.jan.25

15 Gennaio 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
Le persone devono cambiare il loro modo di vedere, i pensieri, le parole e il comportamento: questo è il significato di Sankramana. Cosa può significare un numero qualsiasi di celebrazioni di Sankranti se la persona non si purifica? Si assaggia un dolce prasadam: dopo un po’, il suo sapore sparisce. L’importante non è il cibo dolce, lo scopo della celebrazione delle festività sacre è imparare a riempire la vita di pensieri sacri. I giovani si chiedono perché non dovrebbero godere della libertà come fanno i pesci, gli uccelli e gli altri animali: devono capire che ognuna di queste creature gode della libertà in base alla propria sfera di vita. Così l’essere umano deve godere della libertà relativa alla condizione umana: non si può vivere come degli animali e definirsi umani. Godete della libertà di un essere umano, essere liberi come un animale significa diventare un animale. Qual è la libertà di cui si può godere? L’individuo è governato da alcuni vincoli: deve aderire alla verità, deve seguire la rettitudine, coltivare l’amore, vivere in pace e attenersi alla non violenza; aderendo a questi cinque valori, può esercitare la sua libertà. Per esercitare la libertà nel suo senso vero, bisogna che egli rispetti i cinque valori fondamentali; è in questa libertà che troverà la beatitudine vera.



Discorso Divino del 15 gennaio 1996

Se volete vivere in modo sacro e fare delle esperienze sacre, dovete impegnarvi in azioni sacre.

Con Amore,
Baba

Italian, 14.jan.25

14 Gennaio 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
Da oggi, il Sole inizia il suo viaggio verso Nord. Che cosa significa Nord? Si ritiene che la direzione Nord porti alla liberazione (moksha) e si dice che il sole si muova verso “Himachala”. Questo termine è composto da due parole: hima e achala. Hima significa bianco come la neve e achala significa fermo e incrollabile. Qual è il luogo a cui questa descrizione si addice? È la regione del cuore. Il sole dell’intelletto (buddhi) entra nei cuori puri e stabili. Non c’è bisogno di intraprendere il viaggio nel mondo esterno: “viaggiare verso nord” (uttarayana) significa rivolgere l’intelletto verso il cuore. Soltanto la beatitudine sperimentata per cause interiori è la beatitudine vera per l’essere umano; tutti i piaceri esteriori e sensoriali sono effimeri. Solamente il principio atmico è puro, permanente e infinito ed è la dimora della liberazione. Il viaggio verso moksha è chiamato “ricerca della liberazione”. Il tempo in cui si compie il viaggio interiore verso il cuore puro e integro è detto sankramana. Sankranti è il giorno in cui il Sole intraprende il viaggio verso nord e l’intelletto deve essere rivolto verso l’Atma per manifestare il Sé.



Discorso Divino del 15 gennaio 1996

Nel campo spirituale non esiste un’autostrada reale. Il sentiero è stretto poiché la meta è preziosa infinitamente.

Con Amore,
Baba

Italian, 13.jan.25

13 Gennaio 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
Poche persone comprendono il significato vero delle feste simili a Sankranti. L’essere umano non può ottenere la beatitudine duratura tramite i piaceri fisici, deve scoprire di avere la fonte di questa beatitudine dentro di sé. Sankranti porta a fare questa scoperta che è simile a quella di una persona che cerca ovunque gli occhiali pur avendoli sulla fronte e scopre con gioia che sono sempre stati con lui. Il Divino non è altrove, risiede nel cuore per cui chi cerca il Divino nel cuore si redime e ottiene la liberazione. Tutti gli esercizi spirituali esteriori hanno un valore temporaneo; se si vuole sperimentare la beatitudine duratura, devono essere interiorizzati. Anche tutti gli esercizi mentali lasciano il cuore inalterato. Dei nove sentieri della devozione, che iniziano con l’ascolto delle cose sacre e terminano con l’abbandono totale al Sé (atma-nivedanam), l’ultimo è il più importante; dopo questo, non c’è bisogno di altri sforzi. Sankranti invita a questo abbandono totale.



Discorso Divino del 15 gennaio 1996

L’amore che è dentro di voi deve fondersi con l’Amore Divino: in questo si trova la beatitudine.

Con Amore,
Baba

Italian, 12.jan.25

12 Gennaio 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
Incarnazioni dell’Amore! Soltanto l’Amore è stato con voi costantemente fin dalla nascita, è l’Amore che rimane sempre con voi, non i parenti o gli amici, e questo Amore è Dio. Godete della beatitudine dell’Amore e condividetela; l’assenza di Amore è la causa principale di tutti i disordini del mondo. Sviluppate l’Amore e sostenete la Verità. Attenersi alla Verità non significa descrivere fedelmente quello che si è visto, sentito o fatto: la Verità è ciò che è immutabile nei tre i periodi di tempo. I Veda chiamano questa Verità permanente Rutam. Un giorno o l’altro, il corpo va cambiato come si cambia il vestito; ecco perché si dice “La morte è il vestito della vita” quindi non bisogna avere paura della morte. La vita non è permanente, è come una nuvola passeggera; usatela per servire gli altri finché è nel corpo. Impegnatevi nel servizio fino al vostro ultimo respiro: il servizio all’essere umano è servizio a Dio. Abbiate il controllo dei sensi poiché la perdita del controllo dei sensi fa manifestare le qualità demoniache. Il servizio privo del controllo dei sensi è un esercizio inutile.



Discorso Divino del 18 novembre 1999

Amare sempre più persone, amarle sempre più intensamente, trasformare l’amore in servizio e il servizio in adorazione: questa è la disciplina spirituale più elevata.

Con Amore,
Baba

Italian, 11.jan.25

11 Gennaio 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
Sebbene possano esserci delle differenze tra le nazioni per quanto riguarda l’alimentazione e le abitudini ricreative, lo spirito di armonia e di unità mostrato nello sport è un esempio gratificante per tutti. Lo sport ha una qualità distintiva: le differenze vengono dimenticate e le persone si impegnano nei giochi in uno spirito divino di amicizia e cameratismo. Lo sport aiuta i giocatori non solo a migliorare la loro salute ma anche a sperimentare la gioia. Gli studenti, tuttavia, non dovrebbero accontentarsi di realizzare questi benefici. L’uomo ha un altro corpo oltre a quello fisico: è il corpo sottile chiamato anche mente. Promuovere la purezza della mente è essenziale come acquisire un cuore grande. L’umanità vera fiorisce soltanto quando il corpo, la mente e lo spirito sono sviluppati in modo armonioso. L’entusiasmo e lo sforzo che mostrate nello sport dovrebbero manifestarsi anche nei campi della moralità e della spiritualità.



Discorso Divino del 14 gennaio 1990

Lo scopo degli sport e dei giochi non è raggiungere un risultato importante ma inculcare lo spirito sportivo nei partecipanti.

Con Amore,
Baba

Italian, 10.jan.25

10 Gennaio 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
Tutto ciò che vedete all’esterno è un riflesso dell’essere interiore; il bene e il male non esistono all’esterno, sono soltanto dei riflessi di ciò che è dentro di voi. Nessuno ha il diritto di giudicare gli altri. Rinunciate a tutto ciò che è cattivo in voi e troverete la bontà tutt’intorno; il colore del mondo che guardate è quello degli occhiali che indossate, il difetto è nella vostra vista, non nella creazione. Il cuore è la dimora di Dio quindi ne dovrebbero scaturire soltanto i sentimenti nobili; se invece alberga le qualità malvagie, come la lussuria, l’avidità o la rabbia, non può essere definito un cuore umano, è davvero il cuore di un animale. Se la vostra condotta è priva di umanità, voi non siete degli esseri umani. Agite in modo consono alla vostra nascita umana; quando siete arrabbiati, ricordate a voi stessi “Non sono un cane, sono una persona” e, quando la vostra mente vacilla, ripetete a voi stessi “Non sono una scimmia, sono un essere umano”. Siate coerenti con la natura umana, agite con pazienza, mai di fretta; la fretta produce lo spreco e lo spreco genera la preoccupazione quindi non abbiate fretta, prendete tempo e pensate con calma. Tutte le qualità negative possono essere eliminate generando i pensieri e i sentimenti buoni; il rimedio per tutti i disturbi mentali è dentro di voi.



Discorso Divino del 18 novembre 1999

Quando i sentimenti divini non si diffondono nel cuore, la persona viene contaminata da due difetti: nascondere i propri errori innumerevoli e criticare quelli degli altri anche se trascurabili.

Con Amore,
Baba

Italian, 09.jan.25

9 Gennaio 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
La sadhana vera consiste nel trasformare il male in bene e nel convertire il dolore in gioia. Non c’è felicità priva di dolore, non c’è bene che non sia accompagnato dal male; tra il bene e il male, tra la felicità e il dolore c’è un conflitto continuo. La felicità e l’infelicità sono due gemelle inseparabili legate inestricabilmente l’una all’altra, una è l’inizio e l’altra è la conclusione. L’inizio e la fine vanno insieme; soltanto il Divino è privo di un inizio, di una via di mezzo e di una fine ma nel mondo tutto ha un inizio e una fine. Il dolore non è qualcosa che viene inflitto; le difficoltà e i problemi non sono imposti dall’esterno, sorgono nel corso naturale della vita terrena il cui perfezionamento richiede una disciplina spirituale (sadhana) continua. La vita si degrada se questa pratica non c’è. Per esempio: un diamante acquista valore quando viene sottoposto al processo di taglio e sfaccettatura; così l’oro, estratto come minerale dalla terra, diventa puro e prezioso dopo la raffinazione. Similmente, la sadhana è necessaria per elevare la vita dal banale al sublime.



Discorso Divino 1° giugno 1991

Non sapere chi siamo: questo è l’impedimento più grande; finché non lo si supera, il dolore è inevitabile.

Con Amore,
Baba

Italian, 08.jan.25

8 Gennaio 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
Chi sono gli amici e chi i nemici? I pensieri buoni sono gli amici; i pensieri cattivi ci accompagnano come ombre. Quando i pensieri vengono purificati, la vita diventa ideale. La mente è un fascio di pensieri, le azioni derivano dai pensieri e dalle azioni nascono i frutti; i pensieri sono quindi i semi che producono i frutti della fortuna e della sfortuna per cui l’essere umano è l’artefice della propria vita. Coltivare i pensieri buoni è essenziale poiché i pensieri determinano le azioni. Persino le persone cattive sono state trasformate dall’influenza di quelle buone e divine; Ratnakara è un esempio di tale trasformazione: il contatto con i saggi lo trasformò nell’autore immortale del Ramayana. Quando la mente è rivolta verso Dio, la vita intera si purifica; ciò che serve è il controllo dei sensi tramite la devozione e la costanza.



Discorso Divino del 13 febbraio 1991

Santificate il tempo che vi viene concesso con dei pensieri buoni e delle azioni buone; per questo, dovete coltivare la compagnia dei buoni che vi condurrà alla liberazione a tempo debito.

Con Amore,
Baba

Italian, 07.jan.25

Comment pouvons-nous maîtriser nos agitations mentales et cultiver la bonne attitude pour accomplir nos devoirs ? Bhagavan nous guide aujourd’hui avec deux exemples puissants.



Lorsque les Pandavas traversèrent l’Himalaya vers la fin de leur progression, Dharmaraja était encore affecté par des angoisses mentales. Aussi pria-t-il Krishna de passer quelque temps avec eux. Lorsqu’Il quitta leur demeure, Krishna remit à Dharmaraja une note qu’il devait lire à lui-même chaque fois qu’il était touché par la joie ou le chagrin. La note disait : « Cela ne durera pas. » C’est une méthode par laquelle les agitations mentales peuvent être calmées. Considérez la vie dans le monde comme un devoir obligatoire qui vous est imposé. Vous êtes maintenant en prison, condamné pour des crimes commis dans une vie antérieure. Le surintendant vous assigne diverses tâches : cuisiner, puiser de l’eau, couper du bois, etc. Vous devez faire le travail qui vous est assigné au mieux de vos capacités, sans aucune attente de récompense. Si vous vous comportez bien, si vous ne causez pas d’ennuis et que vous accomplissez les tâches qui vous sont assignées sans hésiter, vous pourrez être libéré plus tôt, avec un certificat attestant que vous êtes fiable et bon. Cette attitude vous permettra de vous entraîner à agir de manière désintéressée sans attendre de récompense (nishkama karma), ce qui est très précieux pour maîtriser les sens.



Tiré du Discours Divin du 26 octobre 1963.



S’acquitter fidèlement de ses devoirs et de ses responsabilités est un acte impérieux d’adoration.

Italian, 06.jan.25

6 Gennaio 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
La testa ha il suo valore finché c’è vita quindi deve essere usata finché si è in vita per acquisire dei meriti ponendola ai piedi dei santi; questo è il valore del prostrarsi davanti alle anime nobili. Finché si è in vita, bisogna impegnarsi nelle buone azioni e comportarsi in modo sacro e significativo. Tutte le relazioni sono limitate ai vivi; Dio è l’unico parente sicuro per la vita e oltre, è l’unico compagno presente sempre e ovunque ci si trovi. Siate consapevoli della precarietà della vita e del fatto che solamente le vostre buone azioni vi proteggono. La pace, la verità e la virtù possono essere acquisite soltanto per mezzo delle azioni. Avvicinatevi a Dio e diventate uno con Lui. Oggi vi definite umani: se sviluppate la vostra devozione a Dio, potete divinizzarvi. La divinità è la vostra natura reale; questo è stato proclamato dalle Upanishad nelle famose dichiarazioni ‘Io sono Brahman’ (aham brahmasmi), ‘Questo Atma è Brahman’ (ayam atma brahma) e ‘Quello tu sei’ (tat-tvam-asi). Convincetevi di questo con fiducia e coraggio.



Discorso Divino del 7 aprile 1997

Il Divino che è nell’essere umano si manifesta quando questi rispetta la propria umanità e si rende conto dell’obbligo di scoprire la propria natura divina

Con Amore,
Baba

Italian, 05.jan.25

5 Gennaio 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
Il Bal Vikas è la base primaria del grande movimento che mira a rivivificare il dharma nel mondo. Per gli anziani, operare un cambiamento nelle abitudini e negli atteggiamenti è difficile poiché essi vi sono molto radicati ma i bambini devono essere guidati verso un modo buono di vivere, verso la semplicità, l’umiltà e la disciplina. Voi sapete che non potete attirare i bambini dalla vostra parte se tenete in mano un bastone: dovete avere in mano dei dolci. I Guru devono quindi essere incarnazioni dell’amore e della pazienza. L’ideale del Bal Vikas è allevare una generazione di ragazzi e ragazze che abbiano una coscienza pulita e limpida; il programma di studio vero e proprio non è importante quanto la creazione di un’atmosfera in cui possano crescere e fruttificare abitudini e ideali nobili. Gli alunni dei Bal Vikas seguono la disciplina e il programma di studi relativo soltanto un giorno alla settimana e frequentano le scuole comuni negli altri giorni per cui l’impatto del Guru deve essere molto forte se deve agire da catalizzatore nel processo di modifica dei loro modelli di comportamento.



Discorso Divino del 6 giugno 1978

L’educazione deve formare i bambini all’amore, alla cooperazione, al coraggio nella causa della verità, all’aiuto, alla simpatia e alla gratitudine.

Con Amore,
Baba

Italian, 04.jan.25

4 Gennaio 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
Cari insegnanti!

Quando ammaestrate i bambini, dovete ricordare che siete impegnati in un compito nobile per il bene dei fanciulli affidati alle vostre cure, dovete sentire che state istruendo voi stessi mentre istruite loro. Per esempio: quando impartite delle nozioni, la vostra comprensione dell’argomento migliora e, quando studiate i libri per insegnare, traete gioia dallo studio. Quindi, dovete sempre avere la sensazione che qualsiasi cosa facciate per gli altri sia in realtà un servizio reso al Divino che risiede in ognuno. Gli insegnanti che compiono il loro dovere in questo stato d’animo infondono nei bambini lo spirito dell’Amore Universale. Ricordate che i cuori dei bambini sono teneri e le loro menti sono innocenti; il mondo avrà una pace autentica soltanto se riempirete i loro cuori d’amore.



Discorso Divino del 30 dicembre 1983

L’insegnante e l’allievo sono entrambi immersi nella gioia solamente quando l’Amore che non calcola li lega.

Con Amore,
Baba