Italian, 20.sep.25

20 Settembre 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
L’essere umano deve considerarsi un membro della società e contribuire al benessere della stessa come gli organi contribuiscono al benessere del corpo. La società è una parte della Natura (Prakriti) e la Natura è una parte del Signore Supremo (Paramatma). Esiste quindi una relazione stretta tra l’individuo e Dio. La Natura è più progressista dell’essere umano; per proteggerla, egli deve sfruttarla entro certi limiti poiché, se la manipola incautamente, essa reagisce in modo negativo e causa dei problemi. Per proteggere la Natura, l’individuo non deve scatenarne l’aspetto negativo, deve praticare il controllo dei desideri. A questo proposito, gli scienziati non si preoccupano degli effetti dannosi che le loro invenzioni possono causare alla società, non si preoccupano del benessere dell’umanità e continuano a utilizzare l’intelligenza per produrre armi di distruzione. Bisogna prestare attenzione a non fornire troppe comodità poiché gli agi eccessivi possono rovinare la mente e causare l’infelicità invece che la felicità; nulla di buono può essere ottenuto in assenza di limiti certi (Na Shreyo Niyamam Vina). A causa del progresso tecnologico e dell’agiatezza eccessiva, la vita è diventata meccanica e la spiritualità è in declino.



Discorso Divino del 21 gennaio 1993

Il servizio sociale deve essere considerato un’espressione di gratitudine verso la società per ciò che essa fa per noi.

Con Amore,
Baba