Italian, 21.jul.25

21 Luglio 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
Il servizio ai propri simili fatto con spirito altruistico e dedicato è più grande delle altre forme di culto; nelle altre forme di culto, cioè nella recitazione dei mantra, nella meditazione, ecc, c’è un elemento di egoismo. Il servizio fatto spontaneamente come un’offerta a Dio è la ricompensa a sé stesso. ‘Seva’ è una parola piccola carica di un significato spirituale immenso. Hanuman è l’esempio supremo dell’ideale del servizio; durante la sua ricerca di Sita a Lanka, i demoni (rakshasa) gli chiesero chi fosse ed egli rispose di essere un umile servitore di Rama (dasoham kosalendrasya): era contento di descriversi così. Il servizio deve essere considerato la forma più alta di disciplina spirituale; servire i poveri nei villaggi costituisce la sua forma migliore. Le forme diverse di adorazione culminano con l’abbandono completo al Divino (atma nivedanam); il servizio viene prima. La grazia di Dio arriva quando il servizio viene fatto senza aspettarsi ricompense o riconoscimenti. A volte, l’ego (ahamkaram) e l’attaccamento (abhimanam) si manifestano mentre si serve: essi vanno eliminati del tutto.



Discorso Divino del 25 gennaio 1985

Ogni servizio fatto con comprensione e capacità a chiunque sia in difficoltà in qualsiasi parte del mondo è Sathya Sai Seva.

Con Amore,
Baba