Italian, 21.apr.25

21 Aprile 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
L’ostacolo più grande sul sentiero dell’abbandono totale è costituito dall’egoismo (ahamkara) e dalla possessività (mamakara). Si tratta di qualcosa di insito nella vostra personalità da secoli che invia i suoi tentacoli sempre più in profondità con l’esperienza di ogni vita successiva; esso può essere rimosso soltanto con i due detergenti gemelli della discriminazione e della rinuncia. La devozione è l’acqua che lava via questo sporco di secoli e il sapone della ripetizione del nome di Dio, della meditazione e dell’empatia (japam, dhyanam e yoga) aiuta a rimuoverlo più rapidamente ed efficacemente. Chi è lento e costante vincerà certamente questa gara; camminare è il metodo di viaggio più sicuro anche se può essere criticato perché lento. I mezzi di trasporto più rapidi sono sinonimo di disastro: più rapidi sono i mezzi, maggiore è il rischio. Dovete mangiare solamente per quanta fame sentite poiché mangiare di più causa il disordine. Procedete passo dopo passo nell’impegno spirituale (sadhana) assicurandovi di aver completato un passo prima di farne un altro; non indietreggiate di due passi dopo averne fatto uno in avanti. Per chi non ha la fede, anche il primo passo risulta instabile quindi coltivate la fede.



Discorso Divino del 1agosto 1956

Quando il sole è sopra alla testa, non c’è ombra; nello stesso modo, quando la fede è stabile nella testa, non deve gettare alcuna ombra di dubbio.

Con Amore,
Baba