Italian, 20.apr.25

20 Aprile 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
Il destino dell’essere umano è quello di viaggiare dall’umanità alla Divinità; in questo pellegrinaggio, è destinato a incontrare vari ostacoli e prove. Per illuminarne il cammino e aiutarlo a superare questi problemi, i saggi, i veggenti, le anime realizzate, le personalità divine e le incarnazioni di Dio si manifestano in forma umana, si muovono tra gli afflitti e i cercatori che hanno perso la strada o si sono smarriti nel deserto e li guidano verso la fiducia e il coraggio. Alcune personalità nascono e vivono i loro giorni proprio per questo scopo; esse possono essere chiamate karana-janma poiché assumono la nascita (janma) per uno scopo (karana). Naturalmente, ci sono molti aspiranti che, grazie alla devozione, alla dedizione e alla vita disciplinata, raggiungono la visione dell’Onnipresente, Onnipotente e Onnisciente e si accontentano della beatitudine che hanno conquistato. Ci sono altri che vanno a condividere questa beatitudine con coloro che sono al di là della palude; essi sono benedetti in questo modo, guidano, conducono e insegnano che la molteplicità è un’illusione e che l’unità è la realtà. Gesù era un karana-janma cioè un Maestro nato con uno scopo: la missione di ripristinare l’amore, la carità e la compassione nel cuore degli esseri umani.



Discorso Divino del 25 dicembre 1978

Chi ama Dio è un messaggero di Dio, chi è amato da Dio è un “Figlio di Dio”, chi sperimenta entrambe le cose diventa uno con Dio.

Con Amore,
Baba