
5 Aprile 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
Spesso si dice che Rama seguì la rettitudine (il dharma) in ogni momento. Questo non è il modo corretto di descriverlo. Egli non seguì il dharma: Egli era il dharma. Ciò che pensava, diceva e faceva era dharma, sarà tale per sempre. La recita dei versi del Ramayana o l’ascolto della loro esposizione deve trasformare la persona in un’incarnazione del dharma, ogni sua parola, pensiero e azione deve esprimere questo ideale. La fede costante (shraddha) in Rama, nel Ramayana e in sé stessi è essenziale per il successo. E qual è il fine? Diventare buoni e aiutare gli altri a sviluppare la loro bontà, essere totalmente umani con ogni valore umano espresso al massimo e promuovere questi tratti nella società per aiutare anche gli altri; purificare il corpo attraverso l’attività sacra, purificare la parola aderendo alla verità, all’amore e alla simpatia. Inoltre, purificare la mente non cedendo al clamore dei sensi e ai desideri che essi generano.
Discorso Divino, 18 aprile 1986
Meditate sulla forma di Rama (Rama-svarupa) e sulla vera natura di Rama (Rama-svabhava), quando recitate o scrivete il nome di Rama (Rama-nama).
Con Amore,
Baba
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