
13 Marzo 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
Coloro che non credono nella legge del karma (karma siddhanta) dicono oggi che il genere umano è un’unità ma non spiegano le differenze grandi e innumerevoli che ci sono tra gli uomini, le differenze di capacità, di condizioni, di atteggiamenti e impulsi: uno è malato continuamente, un altro è sano e vegeto, uno è sempre allegro, un altro è sempre infelice. Le persone non comprendono che queste differenze sono il risultato delle azioni (karma) passate. Il karma è la causa di tutto ciò che accade; i frutti delle proprie azioni possono non essere evidenti immediatamente ma prima o poi si manifesteranno. “Farò questo, farò quello; vano è questo vanto, oh essere umano: tu raccoglierai ciò che semini, il frutto sarà simile al seme (poesia telugu)” quindi, i risultati desiderabili si possono ottenere soltanto compiendo delle buone azioni. È a questo scopo che i Veda hanno stabilito nel Karma Kanda¹ le buone azioni con cui si possono ottenere i risultati benefici.
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1- Sezione dei Veda che pone l’accento sulle azioni compiute.
Discorso Divino del 17 marzo 1983
Non comprendendo la natura del karma e non cercando il sentiero della rettitudine/dovere (dharma), le persone si allontanano dall’Essere Supremo (Brahman).
Con Amore,
Baba
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