Italian, 08.mar.25

8 Marzo 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi

Non permettete alla mente di soffermarsi sui difetti e sui vizi degli altri: ne sarà contaminata. Fissatela invece sulla loro correttezza e sulle loro virtù: ne uscirà santificata. So che nei momenti di frenesia emotiva mettete da parte la vostra natura vera e maltrattate gli altri, desiderate che si facciano del male o esultate per la loro sofferenza. Questi pensieri malvagi si impiantano nella mente e crescono a dismisura portando l’angoscia e il disonore nella vita. Perché occuparsi degli altri? Parlate con loro se vi piacciono e ignorateli se non vi piacciono: perché cercarne i difetti e parlarne male? Fare così significa invitare la rovina spirituale. Chi si comporta in questo modo perde tutti i vantaggi che spera di ottenere con la ripetizione del Nome del Signore, con l’adorazione rituale, la meditazione e la visione del Divino (japa, puja, dhyana e darshan). A dispetto di tutte queste discipline spirituali (sadhana), egli rimane deluso come il pellegrino che portava con sé la zucca amara con l’intenzione di renderla dolce immergendola nell’acqua santa.

Discorso Divino del 29 febbraio 1984

È sufficiente che cerchiate e scopriate un vostro difetto; è meglio che scoprirne decine o centinaia negli altri.

Con Amore,
Baba