
26 Febbraio 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
Oggi è Shivaratri, la notte (ratri) della bontà, della Divinità, e della fortuna (Shivam), una notte di buon auspicio; dedicando tutta la notte alla preghiera, si può far perdere alla mente la presa sulla persona. Secondo le scritture, la Luna è la divinità che presiede alla mente; la mente è affine alla Luna come gli occhi lo sono al Sole. Shivaratri è prescritto per la quattordicesima notte della metà del mese che si oscura progressivamente, la notte che precede la luna nuova, quella in cui essa è oscurata totalmente. La Luna e la mente che essa governa si riducono drasticamente la quattordicesima notte di ogni mese; se si dedica quella notte all’adorazione vigile di Dio, il residuo della mente ribelle viene superato e la vittoria è assicurata. Questo mese è più sacro degli altri e per questo Shivaratri è chiamato Mahashivaratri; la notte deve essere trascorsa glorificando Dio con una fede salda e un cuore purificato, nessun momento deve essere sprecato con altri pensieri.
Discorso Divino del 26 febbraio 1987
Shivaratri parla di un aspetto fausto che è inerente all’oscurità, si riferisce alla saggezza che c’è nascosta nell’ignoranza.
Con Amore,
Baba
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