Italian, 20.feb.25

20 Febbraio 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
È il Dio Sole che porta le offerte del rito sacrificale alle divinità interessate. Agni, il Dio del fuoco, è un’immagine del Sole e le fiamme che scaturiscono dal fuoco sono le lingue di Agni; i raggi che provengono dal fuoco sono tante teste della divinità. Il principio di Agni è immanente in ognuno e questo ha un significato profondo: ogni persona è intrinsecamente divina. Quando si recitano i mantra e si fanno nel fuoco le offerte al Signore, la Grazia viene riversata sulle persone in forma di pace e abbondanza. Un detto recita: “Il fumo dipende dal fuoco, le nuvole dal fumo, la pioggia dalle nuvole, i raccolti dalla pioggia, il cibo dai raccolti, l’intelletto dal cibo”. In questi tempi, le nuvole non sono formate dal fumo degli yajna quindi il cibo consumato dalla gente non favorisce la crescita dell’intelligenza. Quando il fumo che sale dal rito sacrificale entra nelle nuvole si ha la pioggia sacra che aiuta a purificare i raccolti e a santificare il cibo: così la gente viene santificata.



Discorso Divino del 3 ottobre 1989

Un discorso saturo di verità e compassione, o ispirato dal servizio agli altri, diventa Rig Veda.

Con Amore,
Baba