Italian, 18.feb.25

18 Febbraio 2025
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
Anche nel fare le offerte alla divinità, c’è un motivo egoistico: si offre qualcosa di piccolo aspettandosi un ritorno grande. Un uomo prega il Signore: “Oh Signore! Se vinco un milione di rupie alla lotteria, te ne offro diecimila”. Che tipo di accordo è questo? Che oggi delle idee così sciocche dilaghino è davvero un peccato. La ragione è che le persone hanno dimenticato il segreto dei Veda, offrono un mucchietto e pretendono una montagna. Questa è la caricatura totale della devozione e oggi questi pseudo-devoti sono in aumento. Essi cercano di entrare in affari meschini con il Divino in ogni momento; ogni preghiera e ogni sadhana sono piene di egoismo e interesse personale. Tutti cercano dei benefici ma non sono disposti a fare alcun sacrificio. Cos’è da offrire in sacrificio a Dio? Prima di tutto, le vostre qualità malvagie. Acquisite le qualità buone, liberatevi della visione ristretta e coltivate una visione ampia. Oggi, la necessità principale è che sviluppiate lo spirito di sacrificio. Non ci si aspetta che diate via tutti i beni e le ricchezze, ciò che è richiesto è che proviate un senso di compassione alla vista di un essere sofferente. Quando il cuore si scioglie, questo fatto stesso diventa un sacrificio. Quando lascerete il mondo, non porterete con voi le ricchezze quindi, finché la vita rimane, aiutate chi ha bisogno per quanto potete.



Discorso Divino del 3 ottobre 1989

La quintessenza dei Veda è la glorificazione del sacrificio poiché è la virtù suprema.

Con Amore,
Baba