
14 Dicembre 2024
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
Tutti pronunciano la parola Dio ma quanti cercano davvero di conoscere il Signore? Quali sforzi fanno per conoscerlo? “Bontà” è un altro nome di Dio; quanta bontà c’è in voi? Come si può capire Dio se non si ha la bontà? L’esperienza soggettiva è essenziale per comprendere qualsiasi cosa. Un pesciolino è in grado di nuotare liberamente e con gioia nel Gange che scorre velocemente senza temere la profondità o la velocità del fiume; invece, un elefantone rischia di essere travolto dalla corrente di quello stesso fiume. Bisogna sapere come tenersi a galla nella corrente e proteggersi. Per esempio: una formica minuscola è in grado di trovare lo zucchero mescolato alla sabbia poiché ha la capacità di distinguere lo zucchero dolce dalla sabbia della miscela; un altro animale. per quanto grande possa essere, non può separare lo zucchero dalla sabbia se non ha questa capacità. Similmente chi ha sperimentato la beatitudine del Divino andrà alla ricerca dei piaceri mondani? Soltanto coloro che non hanno assaporato il nettare dell’Amore Divino cercheranno quei piaceri. Questo Amore Divino è all’interno dell’essere umano, tutti i sentimenti e i pensieri divini emanano da dentro di lui.
Discorso Divino del 12 febbraio 1991
Per conoscere Dio non c’è un percorso specifico se non quello di conoscere il proprio Sé.
Con Amore,
Baba
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