Italian, 31.oct.24

31 Ottobre 2024
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
Se vengono concentrati attraverso una lente, i raggi del sole possono bruciare un mucchio di cotone; così, i raggi dell’intelletto distruggono le qualità malvagie di una persona se passano attraverso la lente dell’Amore Divino. L’essere umano, sebbene provenga da Dio (Madhava), è avvolto da un’illusione (bhrama) che oscura la Divinità (Brahma) che è in lui. Finché si è in preda a questa illusione, non si può comprendere Dio ed è a causa della stessa illusione che ci si attacca al corpo e si concepiscono dei desideri illimitati il che porta alla crescita della natura demoniaca (asura). Nella parola “nara” (uomo), “na” significa no e “ra” significa distruzione quindi, il termine “nara” significa che l’essere umano non subisce alcuna distruzione (è eterno). Se a “nara” si aggiunge la lettera “ka”, il termine diventa “naraka” che significa “inferno” cioè l’opposto del paradiso. Quando si scende al livello demoniaco, si dimentica la Divinità e si segue la via dell’inferno. Il Divino si raggiunge percorrendo il sentiero spirituale (atmico). Secondo la storia puranica, il demone Narakasura, che era pieno di attaccamento ai piaceri corporei, sarebbe stato distrutto in questo giorno di Dipavali (Naraka chaturdasi).



Discorso Divino del 24 ottobre 1992

Per dissipare le tenebre dell’ignoranza, vi serve una lampada: la rinuncia (vairagya) è il contenitore, l’amore è l’olio, la concentrazione unidirezionale è lo stoppino e la saggezza spirituale (tatva-jnana) è la scatola di fiammiferi.

Con Amore,
Baba