
27 Settembre 2024
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
L’essere umano si distingue dalle altre creature per la sua capacità di giudicare ciò che è permanente o transitorio e di riconoscere il passato, il presente e il futuro. Soltanto lui ha la capacità di comprendere questa natura triplice del tempo e può rimuginare sul passato, speculare sul futuro e sperimentare il presente; comunque non deve preoccuparsi di ciò che è passato. Il passato ha prodotto il presente anche se ciò che è accaduto non si può ricordare. Preoccuparsi del futuro è inutile poiché ciò che accadrà è incerto; occupatevi solamente del presente. Noi potremmo pensare che “presente” sia soltanto questo momento ma la Divinità non lo vede così: per il Divino, il “presente” è ciò che è “onnipresente” il che significa che sia il passato che il futuro sono presenti in ciò che è ora e che questo è il risultato del passato e il seme del futuro. Le persone non hanno una fede salda nell’onnipresenza del Divino e si preoccupano del passato, del presente e del futuro; per il Divino, tali categorie di tempo non esistono.
Discorso Divino del 3 settembre 1988
Ciò che deve accadere non può essere impedito quindi voi dovete considerare tutto ciò che accade un dono di Dio.
Con Amore,
Baba
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