
25 Settembre 2024
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
Dalle pietre ai diamanti, dalle formiche agli elefanti e dagli esseri umani comuni ai saggi, ogni cosa e ogni essere erano considerati in Bharat una manifestazione del Divino, ogni oggetto era considerato degno di essere adorato: ecco perché i Bharatiya santificavano un’immagine di pietra e la veneravano. Bharat è la terra in cui la pianta tenera di tulasi e il banyan gigantesco erano venerati con la stessa devozione. Le mucche, i cavalli, gli elefanti e gli altri animali erano trattati come oggetti sacri di culto; persino le formiche erano considerate degne di cura e protezione e ogni giorno venivano offerti loro della farina di riso o dello zucchero. Anche i corvi, le aquile, i cani e le scimmie erano considerati degni di culto. Gli ignoranti scelgono di considerare questo culto come una superstizione sciocca poiché non comprendono la verità più profonda che è alla base di questo atteggiamento nei confronti dei vari oggetti del creato. Questo è sbagliato del tutto. Bharat riteneva che l’espressione dell’Amore Divino non dovesse limitarsi agli esseri umani ma dovesse essere estesa alla totalità degli esseri; questo è il grande ideale che Bharat ha proposto al mondo.
Discorso Divino del 3 settembre 1988
Sviluppate la vicinanza, la prossimità e la parentela con Dio, conquistate il Signore con l’obbedienza, la lealtà, l’umiltà e la purezza.
Con Amore,
Baba
Você precisa fazer login para comentar.