Italian, 21.sep.24

21 Settembre 2024
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
Il corpo è costituito dal karma (azione); per questo, le scritture definiscono l’essere umano “nato in conseguenza dell’azione” (karmaja). Tutte le azioni che egli compie con gli arti e gli organi sono rese possibili dal Divino per cui le persone dovrebbero considerarle sacre eppure ogni cosa che fanno è motivata dall’ego, dall’interesse personale e dal desiderio di ottenerne i frutti. Per godere dei frutti delle azioni compiute con l’aspettativa di una ricompensa, le persone rinascono. La Gita dice: “Il karma è il legame degli esseri umani in questo mondo” (Karmanu-bandhini Manushya-loke). Tutti sono legati dal karma. Le azioni compiute come offerte al Divino vengono santificate quindi l’aspirante spirituale dovrebbe convertire in karma yoga tutte le azioni spontanee. La distinzione tra karma e karma yoga deve essere compresa chiaramente: le azioni compiute per interesse personale, con egoismo e desiderio di ricompensa, costituiscono il karma che vincola mentre quelle compiute altruisticamente, senza egoismo e senza aspettative di ricompensa, costituiscono il karma che libera o karma yoga.



Discorso Divino del 19 novembre 1990

Indipendentemente dal fatto che si esegua o meno un culto di qualsiasi tipo, quando si fa un servizio disinteressato si è in grado di sperimentare la beatitudine dell’Amore Divino.

Con Amore,
Baba