Italian, 19.sep.24

19 Settembre 2024
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
Voi dovete imparare a nuotare per sfuggire al fiume in piena e dovete imparare la Gita, o ciò che il Signore insegna, per sfuggire al torrente vorticoso della nascita e della morte. Il Guru vi indica la meta e vi rivela la Realtà del Sé (atma tatvam). Un uomo che si dibatte in un pantano non può essere salvato da un altro intrappolato anch’esso nella melma: soltanto chi è su un terreno solido può tirarlo fuori. Per questo, il Guru deve avere una base sicura che si trovi al di sopra e al di là della fanghiglia della mondanità (samsara). I saggi lottarono con sé stessi e si elevarono alle regioni più pure del pensiero per scoprire la propria verità; essi sentivano il brivido di questa scoperta e cantavano la libertà conquistata. Questi canti sono dei segnali e tutti coloro che ne traggono beneficio devono riconoscere il debito che hanno. Come si può ripagare il debito che abbiamo con i saggi (rishi-rna)? Lo si fa studiando, riflettendo su ciò che hanno cantato della loro liberazione, praticando la sadhana che hanno adottato e dimostrando che hanno ragione con l’esperienza personale.



Discorso Divino del 26 aprile 1965

I mezzi migliori per adorare i piedi del Guru sono: obbedirgli, seguirne le istruzioni e progredire lungo il sentiero spirituale.

Con Amore,
Baba