
14 Settembre 2024
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
Generalmente si crede che Dio si sia incarnato in Vamana per sradicare l’ego di Bali ma questa non è la verità: l’incarnazione aveva lo scopo di donargli la liberazione. In effetti, Bali non aveva alcuna traccia di ego in sé. Quando Vamana gli chiese un metro di terra, Bali fu esortato in ogni modo dal suo Guru di non darglielo: “Mio caro amico, questo non è un mendicante qualunque, è Dio Narayana in persona: se accetti di dargli ciò che ti chiede, sarai sicuramente rovinato”. L’imperatore rispose: “Chiunque sia, ha chiesto e dare ciò che è stato chiesto è mio dovere. Il fatto che Dio Narayana sia venuto con le mani tese per ricevere un dono da me è una mia fortuna immensa; questa volta non ascolterò i tuoi insegnamenti. La mano che dà è sopra alla mano che riceve; questa è davvero una fortuna unica”. I tre passi sono quello fisico (Adhibhautika), quello mentale (Adhidaivika) e quello spirituale (Adyathmika). I primi due riguardano la terra e il cielo; per il terzo, il cuore dell’imperatore Bali era il dono più appropriato. Poiché il cuore fu offerto a Dio Narayana, il corpo sprofondò nelle Regioni Inferiori (patala). I primi due passi significano l’eliminazione dell’identificazione col corpo e con la mente. Bali aveva raggiunto lo stadio della rinuncia totale: il suo cuore, la sua mente e la sua intelligenza erano del Signore.
Discorso Divino del 1 settembre 1982
Come potete sperimentare la beatitudine dell’Eterno se non siete capaci di sacrificare i piaceri banali e transitori?
Con Amore,
Baba
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