
3 Settembre 2024
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
Oggi si sente parlare di uguaglianza (samanatva), del fatto che ognuno è uguale agli altri ma questa è un’idea sbagliata poiché troviamo i genitori e i figli dotati diversamente; quando uno è felice, l’altro è infelice, non c’è uguaglianza nella fame o nella gioia. Certamente tutti hanno uguale diritto all’amore, all’empatia e alla grazia di Dio, tutti hanno diritto alle medicine in ospedale ma ciò che viene dato a uno non deve essere dato a un altro: non ci può essere uguaglianza nel distribuire le medicine, ognuno deve ricevere la medicina adatta a curare la sua malattia. So che questa lotta in nome dell’uguaglianza è soltanto uno dei modi in cui l’uomo cerca di ottenere la beatitudine; oggi, in quasi tutte le parti del mondo, l’uomo persegue molte scorciatoie e sentieri sbagliati per ottenerla ma lasciatemi dire che, se non si riforma la condotta, il comportamento quotidiano e i piccoli atti della vita di tutti i giorni, la beatitudine rimane irraggiungibile. Io considero la condotta (pravartna) la cosa essenziale al massimo.
Discorso Divino del 23 novembre 1964
Quando riconoscerete il fatto che l’Uno è presente in tutti gli esseri e rispetterete tutti come manifestazioni del Divino, raggiungerete l’uguaglianza vera.
Con Amore,
Baba
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