
12 Agosto 2024
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
Le religioni sono unanimi nel considerare il cuore la sede del Divino. Le scritture indù hanno dichiarato che il cuore è il tempio di Dio, le Upanishad ritengono il cuore una grotta in cui il Divino dimora; nella Bibbia si afferma che chi ha il cuore puro può vedere Dio. I musulmani considerano il cuore situato tra le due dita di Dio; il guru dei sikh, Nanak, ha dichiarato che soltanto chi ha il cuore puro può essere considerato un sikh vero. Le varie fedi affermano in questo modo che il cuore è la dimora di Dio. Molte grandi anime hanno sperimentato il cuore in forma di loto; sebbene sia radicato nel fango e cresca nell’acqua fangosa, esso risplende di purezza e, quando apre i petali e guarda in alto, sembra dire: “Oh Signore, ti prego, vieni a dimorare in me”. Pur essendo nato nel fango, il loto non sguazza nell’acqua inquinata né ne è inquinato sebbene ne sia circondato. Questa è la grande lezione che esso vi insegna: “Anche se vivete in un mondo corrotto e siete nati nella melma di una società ingiusta, dovete rivolgere la mente a Dio e fare del cuore un santuario per Dio”.
Discorso Divino del 14 luglio 1984
L’ Amore puro (Prema) non è legato alla mente, scaturisce dal cuore: ecco perché la Divinità può essere raggiunta soltanto tramite il cuore.
Con Amore,
Baba
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