Italian, 24.jul.24

24 Luglio 2024
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
L’occhio e il naso dichiarano: “Questo fiore è bellissimo, spande un profumo eccitante e incantevole”. Il saggio non si accontenta dell’impressione sensoriale, ricorre all’intelletto (buddhi) e vuole scoprire ‘quanto tempo e quanto’. La risposta è ‘fino al tramonto, fino all’alba del giorno che viene’ per cui egli conclude che la bellezza e il profumo veri possono venire soltanto da Dio e non dalle cose, dagli elementi creati o dalle entità del mondo che si muovono, cambiano, emergono, si fondono, appaiono, si attraggono e scompaiono. L’essere umano sta cavalcando due cavalli che sono il mondo e Dio, l’universale e il particolare, l’assoluto e il relativo, l’eterno e il temporaneo, la realtà e l’apparenza quindi corre verso una caduta. Soltanto la sadhana può aiutarlo a scegliere la strada giusta e a seguirla senza sosta. Tutte le religioni, in ogni epoca e in ogni clima, enfatizzano l’Uno, indicano il percorso per raggiungerlo e ci mettono in guardia da un attaccamento eccessivo al mondo che è fondamentalmente velenoso.



Discorso Divino del 26 settembre 1979

Nessuna felicità sperimentata attraverso la mente è beatitudine spirituale: è un piacere fisico transitorio.

Con Amore,
Baba