
19 Luglio 2024
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
Veda Vyasa è chiamato così per il suo servizio agli studenti dei Veda. I Veda sfidavano la comprensione poiché erano innumerevoli e insondabili (ananto vai Vedah). Egli compose anche i diciotto Purana sulle forme e i nomi vari di Dio. I Purana sono libri di testo e descrizioni che illustrano i codici morali, gli episodi storici, i principi filosofici e gli ideali sociali. Attraverso i Purana, Vyasa cercò di far capire la necessità di dominare gli impulsi egoistici come dice il verso: Ashta dasha puraneshu Vyasasya vachana dvayam; Paropakarah punyaya Papaya para pidanam”. Due affermazioni riassumono i Purana: fare del bene agli altri è meritorio, fare loro del male è peccaminoso. Fare del bene è il farmaco, evitare il male è il regime che deve accompagnare il trattamento. Questa è la cura per la malattia del soffrire per la gioia e il dolore, per l’onore e il disonore, la prosperità e l’avversità e la folla duale che infastidisce l’uomo e lo priva dell’equanimità.
Discorso Divino del 24 luglio 1964
Potete rendere sacra la vita seguendo la regola d’oro: aiuta sempre, non ferire mai.
Con Amore,
Baba
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