
7 Luglio 2024
Come scritto a Prasanthi Nilayam oggi
Prahlada conosceva la verità: questo mondo è tutto pieno di Dio immanente (sarvam vishnumayam jagat). Egli sapeva questo per studio e per esperienza e lo conosceva in quanto fatto sempre presente per cui, quando gli fu chiesto di ideare un dono da chiedere al Signore che si concretizzava davanti a lui, egli non chiese la rinascita di suo padre, non la restaurazione del suo regno, né una vita lunga o la ricchezza o la fama: chiese la possibilità di alleviare il dolore e la tristezza di tutti gli esseri. Egli sapeva che Dio si manifesta in tutti gli esseri e che il modo migliore di servirlo è servire quelle manifestazioni e dare loro sollievo e gioia. La lingua deve giustificare la propria esistenza con le parole dolci e tranquillizzanti, la mano con le azioni delicate e innocue. Il corpo deve essere impiegato nel vivere alla presenza costante del Divino (upavasa).
Discorso Divino del 20 febbraio 1966
Servite tutti poiché tutti sono incarnazioni di Sai (Saisvarupa); questo è il proposito migliore per realizzare il Sai in voi.
Con Amore,
Baba
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